NordEst

Nudi per pubblicizzare cibo per cani e gatti

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I manifesti incriminati, attualmente presenti in molte città, ritraggono nudi di uomini e donne, coperti unicamente nel volto da maschere di cani e gatti. E’ questa la campagna pubblicitaria di Almo Nature firmata dal fotografo milanese Oliviero Toscani, curatore di pubblicità dei più famosi marchi di prodotti italiani e stranieri.
Una trovata di grande impatto e dubbio gusto che, evidentemente, non è piaciuta a un gruppo di studenti veronesi.  
 
Ilaria Passarini, 20 anni, studentessa di chimica farmaceutica a Milano, con Marta Nicolis e Maddalena Previdi ha scritto il testo della protesta, condiviso poi anche sul social network Facebook.
Si sono quindi rivolti all’Istituto di Autodisciplina della Pubblicità che, dopo aver esaminato il caso, ha risposto di non ritenere offensive le immagini. Di qui la decisione dei ragazzi di rivolgersi all’amministrazione comunale. 
La loro indignazione è stata raccolta dall’assessore alle Pari opportunità, Vittorio Di Dio, del Pdl area ex An, Destra sociale. «Premesso che non esiste, ma dovremo crearla, una norma che fa sottoporre al Comune i contenuti delle pubblicità sui muri», spiega Di Dio, «dopo aver incontrato i ragazzi che mi avevano scritto ed essermi consultato con il nostro ufficio legale, ho parlato con la società che ha diffuso i manifesti e ho chiesto di toglierli, convinto che quelle immagini sono contrarie alla sensibilità e allo sviluppo psichico dei minori, che vanno tutelati. Ora i manifesti non ci sono più. Ecco perché», aggiunge, «sono intervenuto come assessore alle Pari opportunità, chiedendo di essere contattato prima, quando si diffondono certe pubblicità».
 
Di Dio ne ha poi anche per Toscani, che sulla rivista Nordest Europa Cultura aveva definito il Veneto «un bel maiale lucido e profumato», regione dove girano tanti soldi e tanti ignoranti. «Toscani ce l’ha con noi. Il Veneto, invece», prosegue Di Dio, «è terra di grandi valori e di gente che ha lavorato molto, partendo dal basso, creando sviluppo».
L’ultima parola l’ha però Toscani che risponde così all’assessore: «I manifesti non ci sono più perché la campagna è finita: l’assessore tenta solo di farsi pubblicità e avere più voti. All’assessore – conclude Toscani – dico: vada a prendere i topi, dal momento che si parla di gatti, da qualche altra parte, visto che arriva in ritardo e dimostra la sua incompetenza»»
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