NordEst

“Giorni della Merla” innevati a Nordest, fiocchi abbondanti anche a bassa quota (LA LEGGENDA)

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Da mercoledì fino a venerdì, il Triveneto sarà investito da intensi flussi umidi meridionali associati al transito di una profonda saccatura sul Mediterraneo. Sono i giorni della “Merla”, i più freddi dell’anno come vuole l’antica leggenda

merla

>La Diretta Meteo

Nordest – Sono previste precipitazioni inizialmente deboli, in intensificazione, fino a molto forti, da giovedì pomeriggio. I fenomeni saranno in attenuazione da venerdì pomeriggio. Lo dice l’avviso meteo del sistema di allerta provinciale del Dipartimento Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento.

Il limite delle nevicate, inizialmente attorno ai 300-500 metri circa e localmente anche in fondovalle, è previsto in innalzamento nella giornata di giovedì, a 500 – 800 metri circa, specie sui settori meridionali e nelle vallate più ampie. Venerdì la quota neve sarà in ulteriore innalzamento, a circa 1200-1400 metri, 1600 metri sui settori meridionali.

Neve anche a bassa quota

Tra giovedì e venerdì precipitazioni estese e frequenti, con accumuli molto abbondanti sulle zone centro-settentrionali (100-150 mm, localmente anche 200). Fino giovedì mattina neve fino a quote collinari, a tratti anche in pianura specie in prossimità dei rilievi ma senza accumuli nevosi al suolo. Poi rialzo del limite della neve. Nevicate molto abbondanti generalmente sopra i 1500 m sulle Prealpi e i 1200 m sulle Dolomiti. Intensificazione dei venti.

Sabato 1 febbraio e domenica 2 sono probabili ulteriori precipitazioni ma l’evoluzione è ancora incerta e quindi si invita a consultare i bollettini aggiornati:

Meteo Alto Adige

Meteo Trentino

Meteo Veneto

Meteo Friuli Venezia Giulia

<Raro esemplare di merlo bianco

L’antica leggenda che non sbaglia

Wikipedia – I cosiddetti giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31) oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio. Sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell’anno.

L’origine della locuzione “i giorni della merla (o Merla)” non è ben chiara. Sebastiano Pauli espone due ipotesi: « “I giorni della Merla” in significazione di giorni freddissimi. L’origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nomato la Merla, s’aspettò l’occasione di questi giorni: ne’ quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giugnere all’altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne’ quali passò sovra il fiume gelato».

Secondo altre fonti la locuzione deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri. Si noti che se alcune leggende parlano di una merla, nella realtà questi uccelli presentano un forte dimorfismo sessuale nella livrea, che è bruna (becco incluso) nelle femmine, mentre è nera brillante (con becco giallo-arancione) nel maschio.

Secondo una versione più elaborata della leggenda, una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo ventotto giorni. L’ultimo giorno del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio se ne risentì così tanto che chiese in prestito tre giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo, e così essa rimase per sempre con le piume nere.

Come in tutte le leggende, esiste un fondo di verità: infatti nel calendario romano il mese di gennaio aveva solo ventinove giorni. Sempre secondo la leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.

I giorni della merla in Friuli

Un tempo, i contadini del Friuli osservavano le condizioni meteorologiche dei tre giorni della merla e, sulla base di esse, facevano le previsioni sul tempo dei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Se il 29 era molto freddo e soleggiato anche, l’ormai passato gennaio, era stato per la maggior parte dei giorni freddo ma soleggiato, se il 30 era piovoso e più mite, anche la maggior parte del mese di febbraio sarà piovoso e le temperature saranno più miti.

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