Sequestrati 9 milioni di euro. Contestati reati tributari: emissione e utilizzo di false fatturazioni, riciclaggio e autoriciclaggio, aggravati dall’essere stati commessi con metodo di stampo mafioso
NordEst – E’ il bilancio dell’opoerazione della Guardia di Finanza nelle province di Verona, Mantova e Trento nell’ambito di un’indagine contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Venezia, su richiesta della Dda. Nell’operazione, tuttora in corso, tra Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia, sono impegnati oltre 40 militari ed agenti delle Fiamme Gialle.
Gli indagati, uno finito ai domiciliari, gli altri tre in carcere, sono ritenuti vicini alla cosca ‘ndranghetista ‘Arena-Nicoscia’. Contestati reati tributari, con particolare riferimento all’emissione e utilizzo di false fatturazioni, riciclaggio e autoriciclaggio, aggravati dall’essere stati commessi con metodo di stampo mafioso.
In particolare è emerso che una società, gestita da tre degli indagati, era stata utilizzata per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, di cui erano beneficiarie altre imprese riconducibili ad esponenti della criminalità organizzata di matrice calabrese, operanti tra Veneto ed Emilia Romagna. Dopo la prima fase, sono state avviate ulteriori attività investigative, che hanno portato alla scoperta di altre imprese del settore edilizio ritenute vicine alla ‘ndrangheta, interessate anche in appalti pubblici.