NordEst

Nasce la ferrovia turistica della Valbrenta

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Un investimento da 1 milione e 880mila euro per il rilancio culturale ed economico dell’area

treno

“Una iniziativa considerata tra le più importanti e attese di quelle finanziate dall’ODI, il Fondo per lo sviluppo dei Comuni di confine”. Così ha definito l’assessore al bilancio e agli Enti locali della Regione del Veneto, Roberto Ciambetti, il progetto di Ferrovia Turistica della Valbrenta, presentato oggi a Carpanè di San Nazario (Vi), nella sede della Comunità Montana ‘Valle del Brenta’.
Insieme all’assessore, che è anche il rappresentante della Regione del Veneto nell’organismo di indirizzo dell’ODI, erano presenti il sindaco di Cismon e presidente della Comunità Montana, Luca Ferazzoli, e il sindaco di Valstagna, Angelo Moro.

Ferazzoli ha sottolineato che si tratta di un progetto non di pochi ma del territorio, “che ha richiesto un impegno particolare a Comuni piccoli come i nostri – ha aggiunto –, premiati oggi da un sogno che si avvera. Vogliamo sia l’inizio di un percorso di rilancio anche della nostra economia”.

“Finalmente – ha sottolineato Ciambetti – siamo riusciti a sbloccare i finanziamenti e ora sono a disposizione 1 milione e 880 mila euro per realizzare un intervento tutt’altro che ordinario, di grande respiro culturale e che offre prospettive di crescita turistica e di sviluppo economico per l’intera vallata nei decenni a venire. Questo grazie alla capacità dei Comuni di Cismon e Valstagna di lavorare in sintonia, mettendo insieme idee e energie, e all’impegno e passione dei componenti dell’associazione culturale ‘Società Veneta Ferrovie’, che hanno curato buona parte della progettazione”.

La Ferrovia Turistica della Valbrenta, una trentina di chilometri in territorio vicentino da Bassano del Grappa a Primolano, sfrutterà l’infrastruttura ferroviaria già esistente, ma sui binari correrà un piccolo convoglio storico, formato da una locomotiva a vapore del 1918 che ritorna nei luoghi dove un tempo operava, da un paio di carrozze passeggeri in grado di ospitare in tutto 160 persone e da alcuni carri merci adibiti al trasporto di biciclette. Si tratta di materiale rotabile che ora potrà essere definitivamente restaurato e che consentirà, come ha spiegato l’arch. Pierluigi Scoizzato dell’associazione SVF, “di viaggiare a velocità ridotta, facendo una sorta di salto indietro nel passato, di osservare il territorio con modalità e tempi diversi, anche da parte di un turismo escursionista ma non certo mordi e fuggi”.

Il progetto, che la Federazione Europea delle Ferrovie Turistiche e Museali ha definito come uno dei migliori presentati in questi anni, si compone di quattro stralci che potranno essere realizzati anche contemporaneamente già dai prossimi mesi: il restauro della rimessa locomotive di Primolano del 1910, un tempo stazione di confine con l’Impero Austroungarico, che diventerà sede del primo museo ferroviario del Veneto; il ripristino e la riqualificazione del piano del ferro; il recupero del treno d’epoca; la realizzazione di un tratto di pista ciclabile che collega Valstagna alla località di Campolongo sul Brenta, potenziando così un percorso che sta sempre più affermandosi tra gli appassionati della bicicletta e che, come ha ricordato il sindaco Moro, “ha registrato nel 2012 il passaggio di ben 200 mila ciclisti”.

L’obiettivo è quello di costruire un polo culturale che completi e valorizzi i vari elementi di interesse e di attrattiva presenti nell’area, per proporre un’offerta d’insieme, fatta di risorse ambientali e paesaggistiche, di percorsi storici, di produzioni tipiche, di mezzi diversi di fruizione e scoperta del territorio come il treno e la bicicletta tra loro integrati.

“Puntiamo a concretizzare e a rendere operativo il progetto entro il 2015 – ha concluso Ciambetti –, in coincidenza con il centenario della Grande Guerra di cui questo territorio conserva alcune delle testimonianze più importanti e che sarà sicuramente tra i protagonisti delle celebrazioni che si stanno programmando”.

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