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SPECIALE/Monaco: 9 vittime, 5 minorenni. Suicida il killer, 18enne depresso e instabile

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Monaco, a casa del killer trovato libro ‘Perché gli studenti uccidono’L’ex compagno di classe del killer di Monaco: “Diceva che ci avrebbe ucciso”Periscope live: “Mio Dio non so cosa sta succedendo”.  Falso menù gratis da McDonald’s. Monaco, l’attentatore vittima di bullismo“Era un tipo tranquillo”, la testimonianzaMonaco, gli spari del killer sulla gente in fuga /Video (Attenzione immagini forti). Monaco, assalitore ha gridato insulti xenofobi“Sono tedesco”, il grido del killer solitario /VideoMonaco, controlli a tappeto della polizia: ispezionati trolley /Video

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Monaco (Adnkronos) – E’ di almeno 9 morti e 16 feriti, di cui 3 in gravi condizioni, il bilancio dell’attacco condotto ieri nel centro commerciale Olympia a Monaco di Baviera da un 18enne. Il giovane era di origine iraniana, ma era nato a Monaco. “Non era un rifugiato” ha precisato la polizia tedesca, aggiungendo che, dopo aver sparato sulla gente, si è suicidato, sparandosi un colpo alla testa (VIDEO – FOTO).

Durante la perquisizione del suo appartamento, ha dichiarato il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, “non sono stati trovati elementi che lo legano allo Stato Islamico”. E’ stato trovato, invece, materiale relativo ad altre sparatorie di massa, oltre a un libro dal titolo ‘La furia nella testa. Perché gli studenti uccidono’ e altri testi da cui gli inquirenti tedeschi deducono che non “avesse alcuna motivazione politica”.

VITTIME GIOVANISSIME – Cinque morti avevano meno di 18 anni, tra cui anche una ragazzina di 15 anni. Anche i maggiorenni rimasti uccisi erano giovanissimi: secondo quanto riportato dalla televisione bavarese Bayerische Rundfunk otto delle vittime – due ragazze e sei ragazzi – avevano tra i 14 ed i 21 anni. La nona vittima sarebbe una donna di 45 anni. Mentre vengono considerate molto gravi le condizioni di due dei 16 feriti, tra cui anche alcuni bambini, ricoverati in diversi ospedali di Monaco.

CHI ERA IL KILLER – Il killer di Monaco “soffriva di crisi depressive ed era stato ricoverato nel 2012”. E’ quanto detto da uno degli inquirenti che stanno conducendo l’inchiesta sull’attacco di Monaco che ha anche specificato che il 18enne, nato e cresciuto nella città tedesca, era stato sottoposto a cure psichiatriche.Si chiamava Ali Sonboly ed era figlio di un tassista l’attentatore 18enne. Lo riporta il sito del Daily Mail, precisando che la madre del killer lavora in un grande magazzino tedesco, Karstadt. L’indentificazione fornita dal tabloid britannico non è stata comunque confermata dalle autorità tedesche che finora, come sottolinea la corrispondente del Guardian, fanno riferimento a lui solo come ‘David’ S.

L’ARMA – “Il killer ha usato una pistola semiautomatica Glock 17, che probabilmente aveva ottenuto in modo illegale” ha reso noto il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, precisando che “comunque il 18enne non aveva un porto d’armi”.

L’ISPIRAZIONE- La polizia di Monaco ritiene che il killer di Monaco si sia in qualche modo ispirato alla strage commessa, proprio il 22 luglio di cinque anni fa, da Anders Breivik, il terrorista di estrema destra che massacrò 77 persone, in maggioranza giovani, ad Oslo e poi nell’isola di Utoya, dove era in corso il raduno del partito socialista norvegese.

L’ATTACCO – Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia il giovane ha iniziato la sparatoria alle 17.52 nelMcDonald’s del centro commerciale dove era entrato con una pistolae uno zaino rosso. Il giovane, che viveva a Monaco da oltre due anni, si è suicidato a circa un chilometro dal centro commerciale.

Subito dopo la sparatoria, quando si riteneva che ad agire fosse stato un commando di più persone che si erano poi date alla fuga, l’intera città nel sud della Germania è stata paralizzata con i trasporti bloccati e la polizia che ha chiesto alla cittadinanza di rimanere a casa. Mentre la sede del Parlamento bavarese e le stazioni ferroviarie della Deutsche Bahn hanno aperto le loro porte per dare rifugio ai cittadini che si trovavano lontano da casa.

LE INDAGINI – La polizia tedesca sta indagando su un falso post su Facebook in cui si annunciava che al McDonald’s si sarebbero offerti dei menù gratis, indicando come orario proprio quello dell’attacco. Lo riporta oggi il sito del Daily Mail. Il capo della polizia Hubertus Andrae ha confermato che si sta indagando su chi possa aver pubblicato l’annuncio per cercare di stabilire un eventuale contatto o diretta responsabilità dell’attentatore, che avrebbe avuto così l’obiettivo di attirare il maggior numero di persone nel locale al momento dell’attacco.

Secondo quanto riferisce il giornale tedesco ‘Bild’, la polizia tedesca sta interrogando il padre del giovane di origine iraniana. Sono state effettuate inoltre perquisizioni nella casa dove il ragazzo viveva con la famiglia e che si trova nel quartiere di Maxvorstadt. I poliziotti sono stati visti uscire dall’abitazione portando via scatoloni pieni di materiale.

L’APPELLO DELLA POLIZIA – La polizia di Monaco ha rivolto un appello alla cittadinanza di Monaco, chiedendo che vengano consegnati alle forze dell’ordine tutti i video, foto o registrazioni audio che sono stati fatti durante l’attacco di ieri. Lo riporta il sito della Bbc.

IL VIDEO PRIMA DELL’ATTACCO- Prima dell’attacco, l’attentatore, come testimonia un video, discutendo conun uomo al balcone che l’ha visto armato sul tetto di un edificio avrebbe urlato: “A causa vostra sono stato vittima di bullismo per sette anni…ed ora ho comprato una pistola per spararvi”. Nello stesso video, il giovane ha anche urlato, come era emerso già ieri, “sono tedesco” ed ha insultato gli stranieri, in particolare i turchi.

RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA NAZIONALE – Angela Merkel ha convocato per oggi una riunione del Consiglio di sicurezza Nazionale. Lo ha reso noto il capo dello staff del cancelliere tedesco, Peter Altmaier. Il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maiziere, ha intanto ordinato bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici in memoria delle vittime. L’attacco di ieri è avvenuto mentre la Germania si trovava già inmassima allerta anti-terrorismo dopo che lunedì scorso un rifugiato di 17 anni aveva ferito cinque persone con un’accetta su un treno regionale diretto nella città meridionale di Wuerzburg.

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