NordEst

Mobilitazione al Brennero, Galan: “Urgente l’etichettatura”

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Galan sulla mobilitazione – "Sono salito al Brennero – ha detto il ministro Giancarlo Galan – per partecipare alla grande protesta della Coldiretti volta a far conoscere all’opinione pubblica italiana quali sono quantita’ e qualita’ di cio’ che viene quotidianamente immesso nel sistema di distribuzione agroalimentare del nostro Paese. Non si puo’ non rimanere impressionati osservando decine di tir che trasportano in Italia carne, pasta, prosciutti, formaggi ecc. importati nel nostro Paese secondo quanto previsto dalle normative comunitarie. Questa manifestazione pero’ ha assunto un significato particolare, perche’ e’ di poche settimane fa lo scandalo delle cosiddette mozzarelle blu. Molte cose non hanno funzionato a dovere a questo proposito. Non hanno funzionato in Germania e non hanno funzionato in Italia, se e’ vero come e’ vero che l’allarme e’ stato dato da una nostra consumatrice". Una questione – quella delle mozzarelle blu – che sta interessando anche la produzione in Trentino con alcune segnalazioni che sarebbero relative anche al Caseificio di Fiavè. 

Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan ha ricordato inoltre: "Davanti alla gente che vive e lavora di agricoltura e nell’agricoltura ho rinnovato l’impegno a far si’ che sia approvata al piu’ presto dalla Camera dei deputati la legge sull’etichettatura, strumento indispensabile se vogliamo tutelare la salute dei nostri concittadini e i nostri prodotti. E’ proprio di questo che ho parlato con il Presidente Silvio Berlusconi, da me rassicurato rispetto ai tempi di approvazione della legge, che di fatto e’ al centro della civile protesta in corso al Brennero

I casi contestati –
Protesta efficace quella messa in atto dalle prime ore del pomeriggio di oggi da una delegazione vicentina della Coldiretti alla frontiera del Brennero. A metà pomeriggio, infatti, è stato ispezionato dalle autorità competenti un camion proveniente dalla Germania con un trasporto decisamente allarmante: centinaia di forme da 11 kg di formaggio classificato come Fontal Alpinella, un formaggio assolutamente italiano, ma prodotto in tutto e per tutto in terra tedesca. “Un classico esempio – commentano il presidente Diego Meggiolaro ed il direttore Coldiretti Roberto Rampazzo – di come le tradizioni e le tipicità del nostro Paese, con tutta la storia che portano con sé, vengono ogni giorno volgarmente infangate.

Prodotti realizzati spesso con tecniche e garanzie di tutela minime, oltre che essere spacciati per italiani pur non avendo al loro interno neppure una goccia di latte prodotta nel nostro Paese”. Il carico individuato proviene dalla Germania ed è diretto al Caseificio Zarpellon spa di Romano d’Ezzelino, dove ad accogliere il camion ci sarà una numerosa delegazione della Coldiretti, tra dirigenti e soci provenienti per l’occasione dall’intera provincia berica. Lo scacco messo a segno non è l’unico a livello regionale. Le auto civetta della Coldiretti, infatti, hanno individuato della lattuga dei Paesi Bassi diretta al mercato ortofrutticolo di Verona ed un camion frigorifero pieno di mozzarelle tedesche dirette all’IN’s di Pianiga.

È opportuno ricordare che sia per la mozzarella che per il formaggio non esiste l’obbligo dell’indicazione di provenienza, di conseguenza il consumatore non può conoscere chi realmente ha prodotto quanto porta in tavola”. Sono chiare le conclusioni di Coldiretti: “è giunto il momento che si faccia chiarezza concludono Meggiolaro e Rampazzo – e vengano adottate le norme più rigorose per tutelare i cittadini consumatori e far sì che sia possibile conoscere con certezza la provenienza dei prodotti posti sulle nostre tavole”.

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