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Mezzano – Imèr, il 15 Marzo 1947 cessava il Comune unico del basso Primiero

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Comune unico di Mezzano – Imèr: corsi e ricorsi storici. Il progetto di un palazzo comunale e la successiva separazione

Il progetto mai realizzato della sede comunale di Mezzano Imèr – facciata sud stabile progettato dall’ing. Gilberti

 

di Ervino Filippi Gilli

Mezzano Imèr (Trento) – Il 15 marzo entrava in vigore il Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato n.86 del 21 gennaio 1947 intitolato “Ricostruzione dei Comuni di Mezzano, Imer, Bieno, Cinte Tesino, Vattaro, Bosentino, Cunevo e Terres”. Terminava così la quasi ventennale storia dell’unificazione forzata tra i due Comuni del fondovalle di Primiero.

L’atto istitutivo

Nel 1927 in Italia vengono promulgati numerosi decreti riguardanti fusioni forzate tra comuni: alcuni riunivano più comuni in uno unico, altri stabilivano l’aggregazione di un comune ad un altro. La differenza è più formale che sostanziale: nel primo caso tanti comuni confluivano in uno unico, nel secondo un Ente ne assorbiva un altro.

Le fusioni locali

Nel periodo fascista neanche la valle di Primiero fu estranea a questo processo: vennero costituiti il Comune di Primiero (vennero uniti con Regio Decreto del 13 ottobre 1927 Fiera, Siror, Transacqua, Tonadico e Sagron Mis) e quello di Mezzano-Imer formato dai due comuni omonimi.

Il Regio Decreto del 15 dicembre 1927 n.2559 che istituiva il Comune di Mezzano-Imer è firmato dal Re Vittorio Emanuele III e controfirmato da Mussolini. Il decreto presenta una sostanziale differenza rispetto a quello che unifica le amministrazioni l’alta valle: manca dell’indicazione del Comune Capoluogo (la cui sede viene posta temporaneamente a Mezzano).

Questa assenza nasce sicuramente non da una dimenticanza ma da una chiara volontà del legislatore di soprassedere alla decisione su quale dei due agglomerati dovesse essere il capoluogo.

Il 15 maggio 1929 l’allora Podestà del Comune di Mezzano-Imer, Gennaro Tarabini, delibera “di far costruire una nuova sede comunale per il Comune di Mezzano Imer in località Campi Grisoni equidistante per le due frazioni”. L’equidistanza viene motivata con la volontà di evitare che i cittadini di una frazione possano dirsi trascurati rispetto all’altra.

Il palazzo comunale

Il palazzo, progettato dall’ing. Gilberti di Trento per un costo stimato in 150,000 lire, dovrebbe essere realizzato sulle particelle n.1510 di proprietà di Tomass Maria e n.1509 di Corona Margherita; la località scelta è quella denominata Campo Grisoni, area pressapoco riferibile ora a quella su cui sorge la Caserma dei Carabinieri di Imer.

Passano un paio d’anni e con lettera dell’8 aprile 1931 inviata dal Prefetto di Trento al Commissario Prefettizio di Mezzano – Imer il progetto viene accantonato e perciò la costruzione non sarà realizzata. La motivazione? “Le tendenze separatiste delle due frazioni costituenti il Comune”.

Superato il periodo fascista ed usciti dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale, i due Comuni chiederanno immediatamente la separazione: il Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato n.86 del 21 gennaio 1947 firmato da De Nicola e controfirmato dal Capo del Governo Alcide De Gasperi porrà fine alla breve storia del Comune di Mezzano-Imer.

Cosa rimane di questa vicenda?

Uniche testimonianze dell’aggregazione restano gli atti comunali del ventennio conservati negli archivi comunali ed ancora per qualche anno sui documenti d’identità delle persone venute alla luce tra il 1927 ed il 1947, il Comune di nascita: Mezzano-Imer con problemi amministrativi ancora attuali, legati ad atti,  documenti, codici fiscali e molto altro.

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