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Marcialonga, giovane ventenne arrestato per violenza e resistenza dopo la festa

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E’ andata a finire male la giornata per un giovane ventenne della valle di Fiemme, che domenica sera verso le 18, durante i festeggiamenti della Marcialonga, proprio poco prima che arrivassero gli ultimi concorrenti, dopo aver bevuto l’ennesimo bicchiere di birra, iniziava una “accesa” conversazione con una giovane ragazza del posto, proprio in centro a Cavalese

carabinieri

Cavalese (Trento) – I militari della Stazione di Cavalese, presenti alla manifestazione per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, allertati dalle urla, per calmare gli animi ed impedire che la situazione degenerasse si avvicinavano al giovane, in evidentemente stato di alterazione provocata dall’alcol, per identificarlo. Il giovane però, alla vista dei carabinieri, non calmava il proprio comportamento, anzi strattonava la giovane ragazza. I due militari giunti sul posto allora, visto la perseveranza delle condotte aggressive, chiedevano al ragazzo di esibire il documento di identità, ma quest’ultimo non curante delle richieste, si scagliava contro i militi aggredendoli ripetutamente.

Immediata la reazione dei due carabinieri, che procedevano ad immobilizzare ed arrestare il giovane ubriaco portandolo in caserma per i procedimenti di rito, non prima di lasciare allo stesso qualche ora di “sorveglianza speciale” negli uffici della Compagnia, per poter rinsavire dallo stato di ebbrezza procurato dalla smodata quantità di alcol ingerita nel pomeriggio. I due carabinieri operanti, per fortuna, non hanno avuto bisogno dell’intervento dei sanitari, rimediando solo qualche giorno di riposo per le lievi contusioni sofferte. Il giovane, residente a Castello Molina di Fiemme, ha passato la notte agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesta del rito per direttissima presso il Tribunale di Trento di lunedì mattina.

La capillare presenza sul territorio dell’Arma, ed i mirati servizi organizzati ad “hoc” per le varie manifestazioni internazionali, sportive e non, che animano la valle di Fiemme, hanno consentito una risposta immediata a delle condotte pericolose che sarebbero potute addivenire a conseguenze ben più gravi, rovinando quell’aria di festa e serenità, che manifestazioni del calibro della Marcialonga portano in Trentino.

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