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Il maratoneta Vittorio Cerqueni non si ferma mai: 185^ corsa in Islanda, la 24^ dell’anno (FOTO)

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Quella dei giorni scorsi, in Islanda, è stata per Vittorio Cerqueni, maratoneta primierotto, la 185^ maratona tra le complessive e la 24^ di quest’anno, per un totale di 7800 km di gara

Il primierotto Vittorio Cerqueni reduce da una splendida avventura in Islanda

di Liliana Cerqueni

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – Non sono solo numeri: è una profonda passione che lo ha portato in ogni angolo di mondo, dalla Grande Muraglia in Cina al deserto del Sahara, il Polo Nord, l’Everest, città e canyon americani, le miniere di sale tedesche, Tokio, Gerusalemme, e moltissimi altri posti in tutta Europa e in Italia. Una lunghissima mappa geografica percorsa passo dopo passo perché, come diceva il grande maratoneta cecoslovacco Emil Zatopek: “Se vuoi correre un miglio, corri un miglio. Se vuoi vivere un’altra vita, corri una maratona.”

La gara risultava articolata in quattro tappe: 1^ tappa di 12 km su pista di sabbia e roccia, un fastidioso vento contro (tempo realizzato dall’atleta primierotto 2h 3’ 10’’); 2^ tappa di 18 km nei pressi di un ghiacciaio, dislivello +600 m (1h 59’ 55’’); 3^ tappa di 12 km, un anello in ripida salita e successiva discesa sulla sabbia dell’Oceano Atlantico; 4^ tappa, la vera e propria maratona di 42 km (tempo 4h 5’ 23’’) su un percorso a saliscendi, attraversamento di un torrente e ascesa sulle pendici di un vulcano; 5^ tappa di 17 km (tempo 1h 27’ 22’’), su un percorso pianeggiante ma insidioso perché su sabbia marina che rallentava il passo.

Lo spettacolare traguardo

Era posto a ridosso di una enorme cascata d’acqua e in Islanda, non poteva che essere così. Il gruppo di runners comprendeva rappresentanti di Austria, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Inghilterra, Israele, Italia, Lussemburgo, Olanda e Stati Uniti, un mix di culture ed esperienze diverse. Per ogni gara era obbligatoria la dotazione di panno termico reversibile, 1 litro d’acqua, fischietto, giacca impermeabile e, consigliata, la dotazione di abbigliamento caldo, alimenti personali, copricapo e guanti.

Un’esperienza totalizzante

Fatta di concentrazione nella corsa e scoperta continua di paesaggi, panorami ed elementi naturali strepitosi in un tutt’uno natura-uomo: geyser, ghiacciai, vulcani, iceberg, sabbia, torba e rocce, laghi e grotte.

La 5 giorni in Islanda, terra dei ghiacci, è terminata per Vittorio Cerqueni con 110 km totali in 10h 45’ 48’’, 9^ posizione della classifica totale (6° posto maschile) a soli 19 secondi dall’8° arrivato.

I classificati sono risultati 29 di cui il più vecchio è proprio Cerqueni che afferma con un grande sorriso che … “i boce i sta de drio”.

Altre foto della gara

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