"Le imprese, soprattutto quelle agricole di montagna, non possono vedere mortificate le loro aspettative a causa di una burocrazia miope e contorta, che vede addirittura più uffici pronunciarsi in maniera differente sulla medesima questione. Farò personalmente una verifica su tutta la casistica prospettata". Lo ha ribadito il vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Franco Manzato, che ha incontrato informalmente i rappresentanti di Confagricoltura e di Coldiretti Belluno. Gli sono state poste all'attenzione una serie di incongruenze nell'applicazione del Programma di Sviluppo Rurale, tradottesi nel mancato finanziamento degli interventi o che, ancor peggio, lo stanno mettendo a rischio.
Manzato ha, dal canto suo, sottolineato che il primo bando è stato anche una sorta banco di prova per talune procedure, che saranno modificate nel prossimo bando con aggiustamenti già approvati dal Comitato di Sorveglianza. Il vicepresidente ha assicurato che verificherà sia le questioni generali sollevate che non sono già state risolte per il futuro, sia alcuni singoli casi, "convinto come sono che la Regione debba dare le risposte che servono a chi fa solo il proprio lavoro di imprenditore, sgomberando il campo da cavilli e tortuosità che non hanno alcun significato ma solo pessimi effetti".
Tra le casistiche prospettate vi sono tempistiche non rispettate dagli stessi uffici; difformità interpretative delle norme tra INPS, Ispettorati, Avepa ; domande valide ma non finanziate per esaurimento di fondi, oltre ad esclusioni per formalismi di vario genere.