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Il lupo colpisce ancora a Primiero: strage di pecore a Caltena e Navoi. Broch (Allevatori): “Le foto parlano da sole”

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Due attacchi dei lupi a Primiero in zona prati Caltena nel territorio di Transacqua e in zona Navoi. Preoccupato per quanto accaduto anche il presidente degli allevatori trentini, Giacomo Broch


Primiero (Trento) – I lupi attaccano ancora a Primiero. A segnalarlo sui social è Simone Scalet che con Manuel Gaio ha ritrovato molti dei suoi capi completamente sbranati, da uno o più lupi presenti in zona. Dopo le segnalazioni e i video dei giorni scorsi nei pressi dei centri abitati della valle, si registra l’ennesima predazione a Primiero, segnalata sui social.

“Oggi abbiamo toccato proprio il fondo – scrive con amarezza su facebook Simone Scalet – in una notte non può succedere tutto questo. Si tratta del quinto attacco al sottoscritto e il primo nel gregge di Manuel Gaio. Complessivamente ventuno capi trovati morti con alcuni di questi soppressi perché agonizzanti e altri dispersi. Stamattina nei prati di Caltena e dintorni la scena era drammatica!

La questione è fuori controllo! Piena solidarietà a Manuel Gaio che tra mille difficoltà ha deciso di fare questo mestiere! Grazie a tutti quelli che ci hanno dato una mano. Sempre nella notte altro attacco anche in località Navoi vicino alle case, al gregge di Matteo Tavernaro. Non serve aggiungere altro, le foto parlano da sole”.

Un duro colpo per gli allevatori della zona che chiedono nuovamente interventi urgenti per proteggere i loro animali, come avevano già fatto nei mesi scorsi, incontrando la Giunta provinciale di Trento a Sagron Mis e chiedendo interventi urgenti.

Broch (Allevatori) preoccupato

Il presidente della Federazione Provinciale Allevatori trentini, Giacomo Broch è preoccupato per quanto è accaduto. Lo aveva già ribadito nei mesi scorsi anche alla Giunta provinciale in trasferta a Sagron Mis. In queste ore Broch si limita a dire: “Le foto si commentano davvero da sole. Se vogliamo l’abbandono della montagna – conclude – questa è la strada giusta”.


Accertamenti in corso

La Forestale di Primiero, si è recata sui luoghi delle predazioni in mattinata, per accertare quanto accaduto e quantificare i danni. Non ci sarebbero dubbi sul fatto che le predazioni siano opera di uno o più lupi presenti in zona.

Approfittando del maltempo di queste ore, “con un tempo da lupi”, come si è soliti ripetere secondo una antica tradizione popolare, sarebbero entrati indisturbati nei recinti prendendo di mira le pecore spaventate, che avrebbero poi sfondato le protezioni.

L’espressione tempo da lupi si utilizza infatti per indicare un clima pessimo, tempestoso. Ma deriva da un classico comportamento dei lupi, i quali, durante il periodo più rigido dell’inverno in cui scarseggiano le prede, scendono a valle o nei pressi dei centri abitati in cerca di cibo.

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