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L’Unione Alto Primiero riparte da Luca Gadenz e sollecita l’allargamento a Fiera e Transacqua

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Il neo presidente detta la scaletta: “Avvio immediato del percorso di dialogo con Fiera di Primiero e Transacqua, per la convenzione dei servizi e di seguito allargamento dell’Unione stessa”

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Primiero (Trento) – Cambio della guardia ai vertici dell’Unione Alto Primiero composta dai Comuni di Tonadico, Siror e Sagron Mis. Nei giorni scorsi, il testimone da Aurelio Gadenz è passato a Luca Gadenz che concluderà questo periodo di mandato amministrativo. Tra le priorità del suo impegno, vi è una nuova stagione di collaborazioni con i Comuni vicini, finalizzata ad un allargamento dell’Unione stessa. Un tema sul quale il dibattito è particolarmente acceso in questo periodo sul territorio.

Ecco la ripartizione delle deleghe all’interno dell’Ente e di seguito priorità e linee strategiche dettate dal neo presidente.

Le nuove deleghe

AURELIO GADENZ (Assessore): Personale, Bilancio, Servizi pubblici, Sport, Progetto speciale energia

WALTER TAUFER (Vice Presidente): Comunicazione, Cultura, Ambiente, Progetto speciale bandi europei

MARCO BONFANTE (Assessore): Sanità, Lavoro, Politiche Sociali, Progetto speciale coesione territoriale

LUCIAN ERMES (Assessore): Opere pubbliche, Viabilità, Territorio, Progetto speciale di riqualificazione e ripristino ambientale

LUCA GADENZ (Presidente): Rapporti istituzionali, Turismo, Agricoltura, Artigianato, Commercio, Montagna

L’intervento del neo presidente

“Trova piena conferma – rassicura Luca Gadenz – la linea già intrapresa, volta a mantenere un ruolo politico forte di questo Ente, ora più che mai necessaria per tenerlo in vita, soprattutto nella gestione dei servizi fondamentali, senza che ciò valga a sottrarre autonomia ai singoli Comuni.

E’ fondamentale che ogni Comune che compone questo Ente, assicuri nell’espletamento delle proprie funzioni individuali il coordinamento con le scelte che competono all’Unione, pena la vanificazione delle linee strategiche unitarie. Non si è ancora a conoscenza delle scelte riformatrici che la Provincia intenderà assumere sul riassetto delle Comunità di Valle. Speriamo bene.

Certo è che non vi è stata sino ad ora da parte della Provincia, nelle scelte di fondo operate, una adeguata valorizzazione delle forme aggregative tradizionali già presenti sul territorio, proprio sul modello delle Unioni dei Comuni o delle Associazioni di servizi. Si è preferito, invece, creare un nuovo livello intermedio tra Provincia e Comuni, appesantendo così, nel peggiore dei momenti, il già saturo assetto istituzionale.

Si è già tenuto qualche settimana fa un incontro plenario tra i vertici della Comunità e dei Comuni, alla presenza del nuovo Assessore agli Enti locali e del Presidente del Consiglio delle Autonomie, nel quale sono state da parte nostra evidenziate in modo chiaro le criticità di cui le Comunità così costruite sono afflitte.

Si era auspicato, a monte, un percorso di maggior condivisione sulle scelte orientative della nuova riforma, ma tale auspicio non risulta, ad oggi, particolarmente soddisfatto. Pure sul metodo di lavoro tradizionalmente seguito nel funzionamento della Conferenza dei Sindaci merita discutere, in quanto esso non risulta particolarmente efficace ai fini della formazione delle volontà complesse. L’indipendenza degli organi deve tornare ad essere un principio fondamentale da cui non discostarsi nell’assunzione delle scelte.

In tale offuscato quadro di sistema è quindi doveroso per noi proseguire il cammino già intrapreso, atto a dare valore concreto ad una porzione di territorio, quello dei tre comuni uniti, che indiscutibilmente rappresenta per l’intera valle una risorsa strategica da valorizzare con grande senso di responsabilità, ma anche con adeguata operatività soprattutto nelle tempistiche di reazione ai problemi; componente, questa, che si rende quanto mai necessaria visti i ritmi assai veloci che il mercato ci impone. Gli stessi orientamenti espressi nell’accennato incontro dall’Assessore competente, pare vadano nella direzione della valorizzare di quanto già c’è e di quanto funziona.

E’ quindi necessario che il nostro agire tenga sì conto dell’appartenenza dell’Unione ad un sistema istituzionale più ampio sui vari livelli, badando però a non rinunciare ai virtuosismi sottesi alle metodologie di funzionamento dell’Ente; virtuosismi che siamo tenuti a difendere per il miglior soddisfacimento dell’interesse economico e sociale delle nostre popolazioni, sia in termini di qualità dei servizi, sia in termini di occasione di sviluppo locale.

Se, nella prima fase di questa legislatura, si è reso necessario rivedere l’assetto organizzativo e funzionale dell’Ente, al fine di renderlo più competitivo e quindi più operativo ed efficace, in quest’ultima fase, anche tenuto conto delle contingenze dettate dalla situazione economica non certo florida, risulta quanto mai opportuno un innesto programmatico volto all’immediato rilancio dell’economia di zona, soprattutto sul fronte dell’industria turistica, posta alla base dell’economia.

Già si possono riscontrare i primi cambiamenti di direzione, intrapresi nell’appena trascorso mese di dicembre, all’atto della scelta operata dai Comuni volta ad introdurre nel rapporto con la Comunità un riparto il più possibile netto delle funzioni, atto a dare maggiore certezza nella gestione delle funzioni stesse, sia sul piano della efficacia dell’azione, sia sul piano finanziario. La mancanza delle risorse genera necessariamente una redistribuzione dei compiti tra Provincia, Comunità e Comuni.

E’ mia convinta opinione che se il territorio sarà in grado di metabolizzare questo cambiamento di direzione, i buoni risultati sul piano dell’economia legata allo sviluppo arriveranno. Permettetemi allora, di sottoporre alla Vostra attenzione alcuni brevi spunti programmatici, che altro non vogliono essere, se non l’impostazione di un lavoro che quantomeno nel medio periodo possa favorire, sul piano del messaggio politico, il raggiungimento degli obiettivi di fondo che vi ho appena esposto.

Le priorità per l’Unione Alto Primiero

1) L’avvio immediato del percorso di dialogo con le Amministrazioni comunali di Fiera di Primiero e di Transacqua, finalizzato al convenzionamento con queste dei servizi già gestiti dall’Unione dell’Alto Primiero, e all’occorrenza di altri, quale percorso propedeutico all’allargamento dell’Unione stessa, dopo adeguata sperimentazione.

2) La diversificazione di prodotto quale occasione di promozione unitaria delle tre aree, mirando al raggiungimento di livelli di eccellenza, senza che ciò significhi concorrenza interna, od ancor peggio rivalità tra le tre aree. Necessario è il gioco di squadra.

3) Avvio di un percorso ragionato -attraverso il confronto con tutti i soggetti portatori di interesse- finalizzato all’analisi delle più attuali tendenze del mercato turistico nelle zone di montagna, al fine di favorire il processo di conversione finalizzato alla ricollocazione delle nostre località ai vertici delle classifiche del prestigio nazionale ed internazionale.

4) Avvio di un percorso comune di marketing territoriale e di prodotto attraverso ed in sintonia con le linee programmatiche generali della nostra A.P.T., al fine di perseguire idonee ed opportune economie di scala, abbattendo i tempi di reazione ai problemi.

5) Coinvolgimento più diretto dell’Ente Parco quale co-attore nelle linee programmatiche sopra evidenziate, come partner trasversale strategico per i tre territori interessati.

6) Avvio di un percorso di dialogo con la Provincia finalizzato all’ottenimento di un maggior decentramento nelle nostre Valli di alcuni Servizi strategici per il territorio, così da favorire, nell’ambito della nuova riforma istituzionale, l’avvicinamento tra gli enti.

7) Intensificazione dei rapporti tra l’Ente ed il Dipartimento Europa della P.A.T., al fine di attuare i programmi di finanziamento della Comunità Europea, a fronte della progressiva diminuzione delle risorse finanziarie in capo alla stessa P.A.T. e allo Stato, anche attraverso iniziative di sistema atte a valorizzare il territorio nel suo insieme, quale occasione di consolidamento ed ampliamento delle strategie di gestione del territorio stesso per finalità di sviluppo, secondo i canoni della sostenibilità. Siamo patrimonio dell’umanità e questo ci responsabilizza ancor di più.

Tale programma – conclude Gadenz – trova già concreto riscontro nella composizione della Giunta, che rimane quella di sempre, caratterizzata però dall’innesto di alcune nuove deleghe, coerenti con il lavoro che vorremmo impostare per il prossimo futuro.

Il Consiglio dell’Unione

Componenti del Consiglio Comune di appartenenza
Aurelio Gadenz Tonadico
Bonfante Marco Tonadico
Brandstetter Maurizio Sagron Mis
Broch Walter Sagron Mis
Daniele Gubert Martino Simon Tonadico
Gadenz Luca Sagron Mis
Lucian Ermes Siror
Salvadori Gloria Sagron Mis
Svaizer Nicola Siror
Taufer Walter Siror
Turra Maria Stella Tonadico
Zortea Giacobbe Siror

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