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Ledro, dopo morte orsa F43, Aidaa presenta esposto: richiesta autopsia

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Chiesta autopsia con veterinario nominato dalla Procura. L’animale è morto durante la sostituzione del radiocollare che portava dal luglio 2021. Non è sopravvissuta all’anestesia

Val di Ledro (Trento) –  L’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trento per la morte dell’orsa F43. Lo rende noto l’associazione, per la quale sulla “morte dell’orsa permangono zone d’ombra che devono essere chiarite”.

“Nonostante le rassicurazioni che arrivano da fonti ufficiali, chiediamo alla Procura di Trento una inchiesta severa sulle cause di questa orsa che veniva definita problematica per il suo continuo avvicinarsi agli insediamenti umani della zona.
Noi chiediamo innanzitutto che sia fatta l’autopsia dell’orsa alla presenza di un veterinario patologo esperto nominato direttamente dalla Procura e quindi indipendente, e chiediamo che siano sentiti come persone informate sui fatti tutti coloro che hanno partecipato alla mortale operazione che doveva servire al cambio del collare”, scrive l’associazione. 

La morte dell’orsa

Un’orsa è morta la notte scorsa in val di Concei (Ledro) durante un intervento di routine per la sostituzione del radiocollare che portava dal luglio 2021. Secondo la Provincia, dai primi accertamenti dell’equipe veterinaria è emerso che l’animale è deceduto a seguito della posizione assunta nella trappola tubo nel momento in cui l’anestetico ha fatto effetto. Le manovre di rianimazione si sono purtroppo rivelate inutili.

Si tratta dell’orsa F43, da tempo monitorata in modo intensivo ed oggetto di ripetuti tentativi di dissuasione a causa della sua spiccata confidenza con l’uomo. La necessità di monitorare in modo intensivo soggetti problematici e di cercare di modificarne il comportamento può comportare incidenti come quello occorso, dati i rischi intrinseci in operazioni delicate, condotte spesso in contesti e condizioni ambientali non facili.

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