Primo Piano Belluno

Lavoro: persi 25mila posti da flop vacanze 2013

Share Button

Persi l’80% dei posti di lavoro stagionali in imprese legate al settore turistico

no vacanze

​NordEst – Il flop fatto registrare dalle vacanze a giugno con soli 3 milioni di italiani che hanno scelto di andare in ferie ha causato la perdita di almeno 25mila posti di lavoro nel settore turistico dove tradizionalmente trovano opportunità di occupazione stagionale soprattutto i giovani.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la crescita del numero dei disoccupati registrata dall’Istat a giugno (+1,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012). Secondo un’analisi di Coldiretti su dati Ipr Marketing, solo il 9 per cento degli italiani ha trascorso almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di giugno per effetto del pazzo inizio di estate che ha alternato il sole con ondate di freddo e maltempo, ma anche della crisi economica. Un trend che ha avuto pesanti ripercussioni sul settore turistico con la perdita di ben 25mila posti di lavoro, di cui l’80 per cento stagionali, in in bar, ristoranti e altre imprese legate alle vacanze secondo Fipe.

Se la crisi ha ridotto le partenze ha anche costretto a tagliare la durata e il budget delle vacanze delle famiglie per far quadrare i conti, il 33 per cento degli italiani che ha rinunciato ai divertimenti (cinema, parchi giochi, discoteche) e il 25 per cento al livello dell’alloggio (meno stelle e piu’ pensioni che alberghi) mentre l’11 per cento ha limitato gli acquisti di prodotti tipici, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati Ipr marketing.

Complessivamente tra il consumo di pasti nella ristorazione (13,9 miliardi) e l’acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (10,1 miliardi), i turisti italiani e stranieri spendono, infatti, per mangiare e bere circa 24 miliardi di euro su un totale di 72,2 miliardi del giro d’affari annuo totale. La gran parte dei risultati economici e delle opportunità di lavoro del turismo in Italia nell’estate 2013 dipende quindi – conclude la Coldiretti – dalle scelte dei turisti a tavola che condizionano i bilanci di ristoranti, agriturismi, mercati, pizzerie, negozi, bar e gelaterie.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *