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Istat: in Trentino cala la disoccupazione e crescono gli occupati

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Olivi: “E’ al tempo stesso un risultato della nostra Autonomia ed il frutto del confronto continuo con tutti gli attori del sistema produttivo”

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Trentino – Buone nuove per il Trentino dai dati diffusi oggi dall’Istat sull’occupazione nel terzo trimestre 2015, rapportati come sempre allo stesso periodo dello scorso anno. Il tasso di occupazione (cioè il numero effettivo di persone che lavorano) è salito al 68,1, rispetto al 66,8 del terzo trimestre 2014. L’aumento è dovuto soprattutto ad un ingresso significativo delle donne nel mercato del lavoro. Il dato più interessante è però quello sulla disoccupazione, che in Trentino si attesta a al 4,8%. Si tratta del livello più basso dalla fine del 2012. Anche qui concorre a formare l’andamento positivo una minore disoccupazione femminile. In Trentino fino ad oggi, anche negli anni della crisi, solitamente cresceva il tasso di occupazione ma anche la disoccupazione, a causa di un eccesso di offerta di lavoro rispetto alla domanda. Ora invece abbiamo dati positivi per entrambe gli indicatori.
“Abbiamo tenuto duro nei momenti di difficoltà e adesso che si coglie una virata non dobbiamo fermarci ma proseguire e se possibile rafforzare quelle politiche mirate che sono al tempo stesso un risultato della nostra Autonomia ed il frutto del confronto continuo con gli attori del sistema produttivo – sottolinea Olivi – . I dati Istat, che testimoniano un netto miglioramento dell’andamento dell’occupazione nella nostra provincia, non sono ovviamente casuali. Sono la conseguenza di un’azione che abbiamo continuato ad indirizzare in favore del miglioramento del nostro tessuto economico e della promozione di buona occupazione.

Registrare in contemporanea la crescita dell’occupazione e il calo della disoccupazione conferma la bontà di scelte non solo difensive ma che puntano a creare nuove opportunità per chi vuole entrare nel mercato del lavoro. Il miglioramento dell’occupazione femminile e il più basso livello di disoccupazione da tre anni a questa parte dimostrano inoltre che stanno ‘pagando’ politiche orientate mirate a garantire una vera inclusione sociale e un miglior incontro fra domanda e offerta di lavoro. “.

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