NordEst

Interrogazione di Depaoli sull’orso a Primiero

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Quanti orsi effettivamente ci sono nella Valle del Primiero e quali i rischi per l’uomo? E’ quanto si è chiesto il consigliere provinciale Marco Depaoli (Unione per il Trentino) che ha depositato una interrogazione presso il Consiglio Provinciale, a seguito dei recenti fatti di cronaca che hanno visto diversi capi di bestiame sbranati sia nell’area del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, sia nelle zone circostanti.

Il Progetto Life Ursus, volto a reintrodurre nell’ambiente alpino i plantigradi, aveva come zona di destinazione il Parco dell’Adamello. In realtà, l’orso ha toccato da vicino la Valle del Primiero posizionandosi in un luogo dove ad oggi non è previsto il reinserimento e dove quindi gli abitanti non sono preparati ad una sua eventuale presenza.

A fronte delle avvenute razzie di pecore, capre, ed altri piccoli animali domestici, è apparsa evidente la necessità di avere una informazione completa sulla presenza dell’orso, soprattutto per venire incontro alle esigenze della popolazione oggi allarmata. Per questo è stata presentata una interrogazione che chiede alla Giunta Provinciale:

1. se è a conoscenza della presenza di un unico esemplare di orso nella zona del Primiero che, nelle ultime settimane, ha provocato molte razzie in varie zone della Valle, e se non ritenga opportuno – viste le diffuse preoccupazioni manifestate dagli abitanti, dai piccoli allevatori della zona e dai turisti – considerare una sua collocazione alternativa;

2. se non ritenga opportuno prevedere il reinserimento di questi esemplari solo in ambienti specifici e preparati ad accogliere questo tipo di animale, non solo per dargli una collocazione geografica ed ambientale migliore, ma anche per garantire quelle che sono le esigenze economiche, di sicurezza ed anche culturali della comunità residente nella valle.

  • Il testo integrale:



INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

            "E’ di questi giorni la notizia – apparsa sui giornali locali – della nuova razzia di pecore sbranate dall’orso nella zona Alberghet  in Val Canali nel cuore del Parco di Paneveggio Pale di San Martino.

            Si tratta, dell’ennesimo episodio di scorreria in queste zone.

            L’orso “Dino” è arrivato nella valle del Primiero ai primi di luglio, probabilmente dal Veneto. I risultati del monitoraggio genetico 2009 evidenziano che l’orso è stato campionato anche in diverse località del Veneto e della provincia di Bolzano. Il servizio foreste e fauna della Provincia, infatti, ha dichiarato che  questo esemplare è stato fotografato nell’area protetta veneta confinante con il Parco Paneveggio Pale di San Martino dagli operatori del Parco delle Dolomiti bellunesi e dagli uomini del Corpo forestale dello Stato.

            Inizialmente, la notizia fu accolta dalla comunità locale con stupore e curiosità. Oggi, a qualche mese di distanza, le cose sono cambiate. I residenti,  infatti, seguono con ansia e trepidazione gli spostamenti in tutta la Valle del Primiero del plantigrado. D’altra parte è ormai assodato che l’orso non è solo erbivoro!!

            A tutto questo si aggiunge, la preoccupazione dei piccoli allevatori di montagna, i quali più di altri hanno risentito negativamente della presenza dell’orso subendo  molte razzie di pecore, capre, conigli ecc.

            Rispetto a tutto ciò la Provincia provvede, da diversi anni, all’indennizzo dei danni causati dall’orso.  In Trentino, infatti, è stato avviato fin dal 1999 il progetto Life Ursus che ha portato al rilascio nel parco Adamello Brenta di sette orsi femmine e tre maschi, provenienti dalla Slovenia. L’obiettivo finale del progetto era la ricostituzione di una popolazione vitale di orsi bruni sulle Alpi centrali. Da allora il numero di plantigradi è aumentato notevolmente e la loro presenza all’interno del Parco si è ormai consolidata.

            In Primiero la situazione è però diversa. La comunità e soprattutto i pastori della zona non sono “abituati”  alla presenza di questo esemplare nei boschi e nei pascoli locali, e vivono con forte disagio questa novità. Nelle ultime settimane, infatti, non sono mancate le segnalazioni e le polemiche da parte dei cittadini rispetto la presenza “solitaria” dell’orso in valle. Ad oggi, inoltre non è in programma l’allargamento del progetto Life Ursus anche in questa zona.

Tutto ciò premesso,

interrogo la Giunta provinciale per sapere:

  1. se è a conoscenza della presenza di un unico esemplare di orso nella zona del Primiero che, nelle ultime settimane, ha provocato molte razzie in varie zone della Valle, e se non ritenga opportuno – viste le diffuse preoccupazioni manifestate dagli abitanti, dai piccoli allevatori della zona e dai turisti – considerare una sua collocazione alternativa;
  2. se non ritenga opportuno prevedere il reinserimento di questi esemplari solo in ambienti specifici e preparati ad accogliere questo tipo di animale, non solo per dargli una collocazione geografica ed ambientale migliore, ma anche per garantire quelle che sono le esigenze economiche, di sicurezza ed anche culturali della comunità residente nella valle". 
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