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Impianti a fune: ecco come cambia la montagna

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Da un’indagine «ad hoc» condotta su un ampio campione di 1.600 casi, emerge una originale foto della montagna italiana

bianco

Nordest – Che immagine hanno gli italiani del turismo in montagna? Da questo interrogativo dipendono le strategie di marketing turistico del futuro. Ecco perché il tema è stato al centro dei lavori dell’Assemblea annuale dell’ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari: riflettori puntati sulla ricerca commissionata dall’ANEF al dottor Ludovico Mannheimer, dell’Istituto Eumetra Monte Rosa Srl, sul tema “L’immagine della montagna italiana”, presentata al pubblico nella cornice della nuova e avveniristica funivia Skyway Monte Bianco.

Estate e inverno

La ricerca ha riservato qualche conferma e molte soprese per il pubblico e per gli “addetti ai lavori”: tra i risultati più interessanti, il sostanziale e inatteso equilibrio tra turismo invernale ed estivo, che demolisce il cliché che vorrebbe la montagna sinonimo di neve e sci. Il campione di intervistati, infatti, si presenta diviso equamente tra chi predilige l’estate (51%) e chi invece sceglie l’inverno (49%). Un altro dato significativo premia le località di montagna italiane: su 100 intervistati, ben 86 non si allontanano dai confini nazionali.

Ai partecipanti sono giunti, attraverso il Presidente ANEF Valeria Ghezzi, i saluti del Ministro Gian Luca Galletti, assente per motivi istituzionali. Presente all’Assemblea anche Flavio Roda, Presidente FISI, Federazione Italiana Sport Invernali.

La tavola rotonda

Foto 3_AssembleaHa aperto la tavola rotonda Evelina Christillin, Presidente Enit: “Amo la montagna, da valdostana l’ho frequentata fin da piccola. La ritengo fondamentale per il turismo anche all’estero. Per puntare alla crescita, però, dobbiamo promuovere le stagioni intermedie e fare in modo che emerga con evidenza il “marchio Italia”, vera attrattiva per i turisti”.

Renzo Iorio, Presidente Federturismo, ha evidenziato “la necessità, per le località di montagna, di sapersi raccontare in modo unitario, facendo rete tra i diversi attori del territorio”.

Domenico D’Ercole, della Segreteria Nazionale FILT-CGIL, ha ricordato con soddisfazione la firma, durante l’Assemblea dell’ANEF del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per gli Addetti degli Impianti di trasporto a fune, alla presenza dei rappresentanti sindacali. “Lavorando insieme siamo riusciti a trovare un accordo addirittura prima della scadenza del precedente contratto, fatto estremamente raro, evitando la conflittualità tra le parti”.

Un’idea che ha trovato concorde Marco Rocca, consigliere ANEF. “Per dare concretezza all’idea di fare rete dobbiamo, noi operatori degli impianti a fune, lavorare in sinergia con gli operatori degli altri settori, albergatori, ristoratori, esercenti, tutti coloro che vivono davvero il territorio”.

Il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriard, ha infine posto l’accento sulla comunicazione. “A Courmayeur, come nelle altre località, abbiamo la necessità di evidenziare le nostre unicità, di raccontarci in modo diverso, sottolineando la possibilità, per i nostri ospiti, di vivere non una semplice vacanza ma un’esperienza immersiva e unica”. L’importanza della comunicazione è stata sottolineata anche da Massimo Feruzzi, di Skipass Panorama Turismo, Osservatorio del Turismo Montano (ModenaFiere-Jfk).

Foto 1_fotodigrupporelatoriLa sintesi dell’indagine

I risultati descrivono, come una fotografia, lo stato dell’arte del turismo di montagna, dando preziose indicazioni per ipotizzare le strategie di marketing del futuro. Se il mare, in estate, è la meta prediletta del 67% degli intervistati, in seconda posizione c’è la montagna, al 15%. In inverno la situazione si ribalta, e se il 15% resta fedele alle spiagge, montagna e città d’arte sono prime, pari merito, con il 35% delle preferenze.

Gli italiani si dividono nel giudizio sulle vacanze in montagna: accanto a un 30% di appassionati, sia in estate che in inverno, esiste un 40% di “rejector” che non ci andrebbero mai. Discriminante è però la stagione: in pochi amano o odiano la montagna a prescindere dal periodo di vacanza.Relax in mezzo alla natura, passeggiate ed escursioni sono le tre attività più plebiscitate, seguite, in ordine, dalla cucina locale, lo sci da discesa, la bici, lo sci di fondo, la pesca e l’arrampicata. Tra i punti negativi evidenziati, il clima freddo e instabile, la noia (carenza di pub e discoteche, eccesso di tranquillità), il costo ritenuto eccessivo, la distanza.

Se costretto a “scegliere”, l’intero campione di intervistati si scinde in due, con il 51% che sceglierebbero l’estate e il 49% l’inverno. La possibilità di raggiungere comodamente la mèta è molto importante: complessivamente, su 100 persone, 86 preferiscono trascorrere le vacanze di montagna in Italia, mentre 10 scelgono mete vicine per quanto oltreconfine, come Austria, Svizzera o Francia. In effetti chi opta per la Penisola lo fa prevalentemente per la minore distanza (47%), ma anche per ragioni di abitudini e stili di vita (38%) e motivi di comprensione linguistica.

Le due principali stagioni attirano target in parte diversi, con esigenze differenti. L’inverno attira più i giovani in cerca di sport e attività, mentre in estate la montagna piace soprattutto ai meno giovani, che cercano fresco e tranquillità.

In inverno, quasi la metà degli intervistati (46%) predilige i mesi di gennaio e febbraio, il 29% sceglie il periodo di Natale o capodanno, il 37% approfitta dei weekend, e percentuali decisamente più basse viaggiano durante il ponte dell’Immacolata (6%) o a Pasqua (7%). La maggioranza soggiorna in hotel o B&B, mentre il 14% affitta una casa e il 14% possiede una casa propria. La lunghezza del soggiorno sfiora, in media, gli 8 giorni, 3,8 dei quali vengono dedicati allo sci.

Invece il 44% di chi sceglie la montagna in estate utilizza i weekend, il 32% fa vacanza ad agosto, e il 26% tra giugno e luglio, mentre il 17% sfrutta i ponti primaverili ed estivi. Questo target viaggiaprevalentemente con il compagno e senza figli (40%), con gli amici (29%), e con il compagno e i figli (28%). Anche i turisti estivi amano gli hotel e i B&B (44%), mentre il 26% affitta casa, il 19% possiede un’abitazione propria e l’11% utilizza camper e campeggi. Il periodo di vacanza sfiora i 10 giorni. La ricerca evidenzia una moderata percezione dell’utilità degli impianti di risalita, percezione che si accentua tra chi frequenta, e quindi conosce meglio, la montagna.

“Appare quindi necessario sviluppare e comunicare una cultura della montagna, che valorizzi l’importanza degli impianti, e magari ne sottolineai anche i vantaggi rispetto a quelli fuori dall’Italia” si legge tra le conclusioni dello studio.

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