NordEst

Inaugurata la seggiovia Recoaro Mille – Monte Falcone, Soldi ai piccoli impianti

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E' stata inaugurata la nuova seggiovia Recoaro Mille-Monte Falcone. Insieme al sindaco di Recoaro Franco Viero, sono intervenuti il vicepresidente della Provincia di Vicenza Dino Secco con l'assessore Cristiano Sandonà, il presidente della Comunità montana Agno-Chiampo Pietro Dalla Costa e i rappresentanti delle amministrazioni locali di Valdagno, Cornedo, Castelgomberto, Trissino e Brogliano.

Le caratteritiche tecniche  

Il nuovo impianto ha una lunghezza di circa 1700 metri e supera un dislivello di 615 metri, con una portata a pieno regime di circa 1200 persone all'ora, più che raddoppiata rispetto al vecchio impianto che era in funzione esattamente da 40 anni essendo stato inaugurato il 17 dicembre 1968.

Modifiche sono state apportate anche alle aree sciistiche servite dalla seggiovia. Il sindaco, che ha letto anche un messaggio augurale fatto pervenire dal presidente della Regione Giancarlo Galan, ha detto che per tutto il comprensorio si tratta di un evento storico, un "piccolo grande miracolo" che va ad arricchire l'offerta turistica provinciale e regionale.

L'investimento complessivo è stato di circa 3,8 milioni di euro, di cui la Regione ha sostenuto il carico maggiore con un contributo di 2,8 milioni. Il sindaco ha sottolineato anche la qualità dell'opera, realizzata in soli cinque mesi di lavoro.

Presente all'appuntamento l'assessore regionale Oscar De Bona che ha parlato di un "momento storico" per Recoaro con l'apertura di questo nuovo impianto finanziato dalla Regione nell'ambito di un Accordo Quadro di Programma. A questo intervento – ha ricordato De Bona – vanno aggiunti anche i contributi per quest'area, per un importo di 2,3 milioni di euro, provenienti dai Patti Territoriali. L'assessore ha poi fatto rilevare che delle risorse messe a disposizione dalla Regione per piccoli interventi relativi agli impianti di risalita (8,5 milioni di euro), superando le difficoltà poste dall'Unione Europea in materia di aiuti di Stato, circa un terzo è stato destinato alla provincia di Vicenza.

Nel bilancio 2009 la Regione intende mantenere inalterato l'importo, ma De Bona ha auspicato che il governo torni a finanziare in maniera consistente la legge 140 del 1999 che l'unica fonte per le Regioni ordinarie in materia di impiantistica. Con questa legge in cinque anni nel Veneto erano state stanziate risorse per 36 milioni di euro. De Bona ha concluso complimentandosi per la tenacia con cui Recoaro ha perseguito la realizzazione di questo intervento, come premessa per un rilancio dell'intero comprensorio. 

Contributi ai piccoli impianti  

La Giunta regionale ha approvato un pacchetto di contributi a fondo perduto per realizzare interventi nelle aree sciabili definite (sulla base di una normativa europea) "di interesse locale", ovvero laddove esista un limitato numero di strutture per gli sport invernali.

Le opere finanziabili sono quelle relative alla realizzazione di nuove attrezzature per l'innevamento programmato e, più in generale, per il rinnovamento o la razionalizzazione dell'impiantistica esistente. Per accedere a tali benefici finanziari l'anno scorso era stato attivato un bando che ha prodotto una graduatoria la quale, in base alle disponibilità finanziarie regionali, ha ammesso ai contributi le seguenti società:

  • 100mila euro ciascuna alla Sit Boè spa e
  • alla Pordoi spa di Livinallongo del Col di Lana,
  • alla Alleghe Funivie spa,
  • alla Impianti Falcade Col Margherita spa;
  • con € 28.396 alla Palafavera srl di Zoldo Alto,
  • € 54.803 alla Val Fiorentina spa di Selva di Cadore e
  • € 17 mila alla Averau srl di Cortina d'Ampezzo.

Il seguito della graduatoria verrà integrato con i relativi contributi nei futuri finanziamenti del capitolo di bilancio.
«Il finanziamento deliberato nei giorni scorsi – illustra l'assessore ai Trasporti a fune, Oscar De Bona, che ha proposto l'iniziativa alla Giunta veneta – potrà essere un ulteriore prezioso aiuto economico principalmente per quelle società che sono impegnate in interventi di ammodernamento di impianti ormai obsoleti, che altrimenti dovrebbero essere dismessi. Ricordo che i beneficiari di questi contributi sono i concessionari degli impianti funiviari, ma anche le amministrazioni comunali, che intervengono per migliorare l'impiantistica di risalita per la pratica sia invernale che estiva delle diverse discipline sportive e di svago promuovendo di conseguenza il turismo e incentivando le attività economiche di tutto l'indotto».

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