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In Val di Non la mela fa festa con “Pomaria”

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Al “frutto del peccato” è dedicata una rassegna itinerante in programma nei borghi di Livo e Rumo

mele val di non

Val di Non – L’autunno è il periodo nel quale i meleti della Val di Non regalano i pregiati frutti che, per le varietà Golden Delicious, Red Delicious e Renetta del Canada, possono fregiarsi del marchio Dop. Ottobre è anche il periodo nel quale questi prodotti di eccellenza, che abbinano gusto e salubrità, vivono un ulteriore momento di festa grazie a Pomaria, che quest’anno taglia il traguardo delle 12 edizioni.
Dopo la fortunata edizione a Cles del 2015, che ha fatto registrare oltre 30.000 presenze, la manifestazione prosegue il suo viaggio nei borghi più caratteristici della Val di Non. Quest’anno l’appuntamento, nel fine settimana compreso fra il 7 ed il 9 ottobre, è a Livo e a Rumo.
L’idea di dislocare la manifestazione in queste due località è legata alla loro posizione di confine tra i meleti che punteggiano le dolci colline e un contesto prettamente alpino, dove le attività agricole legate alle mele passano senza soluzione di continuità il testimone a quelle dell’agricoltura di montagna, con l’allevamento e altri tipi di colture.
Dando un’occhiata al programma, si scopre che a Livo – nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 – andrà in scena la componente più classica di Pomaria con i corner dei produttori 0-40 km, le aree tematiche di ristorazione, le esposizioni pomologiche
di frutta antica e particolare, i laboratori, le mostre e le degustazioni.
A Rumo, oltre al convegno di venerdì sera dedicato all’agricoltura di montagna, avranno luogo interessanti attività collaterali: visite guidate al rinomato caseificio sociale, che produce pregiati formaggi solo con latte di allevatori locali, alle miniere di rame e argento (attive tra il XII e XVI secolo) e ad alcuni monumenti artistici di particolare bellezza.
Sempre a Rumo, sabato, da non perdere è anche la tradizionale cena gourmet che vede impegnati i miglior chef del territorio nella rilettura delle ricette della tradizione. Clou della serata, l’esibizione di un ensemble di maestri della fisarmonica.
I due borghi, situati a breve distanza, saranno collegati costantemente da un servizio navetta.
Naturalmente, anche nella sua nuova dimensione, Pomaria ospiterà le degustazioni organizzate con la condotta locale di Slow Food, i corsi per confezionare strudel, confetture, composte, succhi di mela, aceto, persecche e piccoli frutti.
Grande spazio sarà riservato alle esposizioni artistiche e fotografiche e alle attività per bambini, che saranno organizzate con la preziosa collaborazione delle Fattorie Didattiche del Trentino. Gli stand dedicati agli espositori saranno oltre 60. Si potranno conoscere la profumatissima Mortandela, che con la sua miscela di spezie è diventato uno dei salumi più famosi e apprezzati del Trentino, ma anche numerosi prodotti caseari artigianali. Non mancheranno, inoltre, degustazioni di bollicine Trentodoc, distillati, mieli artigianali, dolci e pasticceria secca e altre leccornie di piccoli artigiani.
Da provare anche le produzioni cerealicole locali, con varietà antiche e rare riscoperte da poco. La passione per la valorizzazione dei sapori di un tempo ha portato i produttori a riattivare antichi mulini a pietra e gli sfarinati che vengono macinati à l’ancienne e che permettono di preparare pani e dolci dalle fragranze uniche.

Info: www.pomaria.org

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