NordEst

Il Trentino piange gli “Angeli della neve”, L’ultimo Addio

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La Giunta provinciale ha reso omaggio alle vittime – Lunedì pomeriggio la giunta provinciale di Trento ha reso omaggio alle salme dei quattro volontari del soccorso alpino rimasti uccisi dalla valanga caduta sabato sera dai versanti della Val Lasties.

Ritrovati morti anche i due friulani – Sale a sette morti il tragico bilancio di questo weekend natalizio in Trentino Alto Adige. Oltre ai quattro soccorritori trentini e al ragazzo tedesco a Solda, domenica mattina ritrovati anche i corpi dei due turisti dispersi in Val di Fassa. Si tratta di due alpinisti friulani, di Udine, molto esperti Fabio Baron 30 anni e Diego Andreatta 31 di Palmanova. Le operazioni di ricerca domenica, sono state compiute da circa quaranta uomini del Soccorso Alpino, dalle unità cinofile del Soccorso alpino e della Scuola Alpina della polizia di Stato di Moena. Hanno partecipato anche i carabinieri e i vigili del fuoco di Canazei. Secondo quanto ricostruito, i due friulani erano usciti sabato mattina per una ricognizione della zona, per poi organizzare una scalata su una delle cascate di ghiaccio dei dintorni. Secondo quanto ha riferito il Soccorso alpino, erano privi dello strumento ricetrasmittente di segnalazione, che viene indossato per consentire la ricerca in caso si venga travolti da valanghe. Erano alpinisti esperti Fabio Baron e Diego Andreatta. "Fabio e Diego erano amici – ha detto la sorella del primo, interpellata dall’Ansa a Udine – ed erano partiti la vigilia di Natale, con la fidanzata di Fabio, Stefania".

Trento/Muoiono in 4 sotto la valanga –
Una tragedia si è consumata in val di Fassa (Trentino). Sono morti quattro esperti del Soccorso alpino e due sono rimasti feriti, tutti travolti da una valanga, mentre stavano cercando due turisti dispersi. E’ accaduto nell’Alta Valle di Fassa, in Val Lasties, tra il Pordoi, vicino al gruppo del Sella. Il rischio valanghe era stato annunciato molto forte, cioé di grado 4, in una scala da 1 a 5, a causa delle piogge insistenti dei giorni scorsi e delle temperature miti, che soltanto sabato sono tornate ad abbassarsi in Trentino. Per questo la neve era stata giudicata instabile.

I quattro morti, facevano parte di una squadra di sette soccorritori del Soccorso Alpino della val di Fassa che erano usciti nel tardo pomeriggio di sabato per cercare due turisti che risultavano dispersi. Durante le ricerche, però sono stati travolti da una slavina. Del gruppo solo due sono rimasti illesi e hanno dato l’allarme intorno alle 19 mentre un terzo è rimasto ferito ed è stato già soccorso con un principio di ipotermia.

Le vittime trentine – Si tratta di Diego Perathoner, 42 anni di Canazei, Erwin Riz, 33 anni di Campitello, Luca Prinoth 45 anni anch’egli di Campitello e Alessandro Dantone 39 anni di Alba di Canazei. Sono guide alpine molto note nel mondo dell’alpinismo trentino con anni di esperienza alle spalle e in alcuni casi anche istruttori, residenti nella zona di Canazei e dell’alta Val di Fassa. I feriti sono invece Roberto Platter e Sergio Valentini, se la caveranno.

I soccorsi – I due escursionisti dispersi erano saliti in quota sabato mattina, oltre i 2.000 m, con le ciaspole e l’allarme è scattato quando non hanno fatto ritorno a valle, all’imbrunire. E’ a quel punto che una squadra del Soccorso alpino locale, composta da sette tra guide e istruttori, è partita per la bonifica dell’area.

E’ giunta al rifugio Forcella, da dove è scesa, facendosi luce con le lampade frontali, verso la zona dove risultavano dispersi i due. Erano le 18 e proprio in quel punto era scesa una valanga. Qui un nuovo grande costone di neve li ha travolti. Uno solo di loro è riuscito a liberarsi e a dare l’allarme. Altre squadre del Soccorso alpino si sono precipitate sul posto e hanno estratto vivi, ma feriti, due dei soccorritori, trasportati in ospedale. Gli altri quattro rimasti sotto la neve sono deceduti. Per tre la causa sarebbe stata il soffocamento e per il quarto un trauma.

Bolzano/Tedesco muore sotto la slavina –
Un ragazzino tedesco di 12 anni, Maximilian Conrad, è morto travolto da una slavina sabato nella zona di Solda in Alto Adige. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio. Il ragazzino stava sciando fuori pista nei pressi di malga Madriccio, a quota 2.800, assieme al fratello Niclas e a un conoscente, su un percorso fuori dalle piste battute ma abbastanza frequentato, quando si è staccata la massa nevosa che ha travolto i tre. Nessuna persona coinvolta invece in una valanga provocata quasi certamente provocata da alcuni sciatori sulla Marmolada, nel Bellunese.

Si salva sotto la neve – Un operaio addetto alle piste da  sci a Maso Corto in Alto Adige e’ stato tratto in salvo dopo essere stato travolto da una slavina. L’uomo era al lavoro  con il suo ‘gatto delle nevi’ usato per sistemare la pista,  quando e’ stato travolto. E’ stato recuperato dagli uomini del Soccorso alpino, immediatamente giunti sul posto.

Sempre elevato il pericolo valanghe – Il pericolo valanghe  e’ forte, di grado 4 su una scala di 5, maggiore e’
segnalato dall’ufficio idrografico di Bolzano sui pendii ripidi  di tutte le esposizioni oltre circa i 1600 metri. I distacchi di neve bagnata interessano tutto il manto e possono assumere grandi dimensioni. Sopra i 2300 m di quota i nuovi grossi accumuli eolici poggiano su strati freddi di cristalli angolari  e si possono distaccare spontaneamente o con un debole sovraccarico.

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