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Il presidente Fugatti apre i lavori della Commissione dei 12

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Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, anche in veste di vicepresidente della Regione autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol e a nome del presidente della Regione Arno Kompatscher, ha salutato i membri della Commissione paritetica per le norme di attuazione dello Statuto speciale

RIUNIONE COMMISSIONE DEI 12 PAT / intervento in apertura del presidente MAURIZIO FUGATTI con il commissario del governo SANDRO LOMBARDI e il dott FABIO SCALET – Foto ALESSIO COSER

 

Trento – “Ritrovarsi oggi qui, nella sede della Regione autonoma, dopo un lungo periodo di forzata inattività della Commissione dei 12, dovuta ad una molteplicità di ragioni, fra cui gli appuntamenti nazionali e locali, e non ultima la pandemia di Coronavirus, ha una forte valenza simbolica. I nostri territori hanno bisogno dell’importante lavoro che la Commissione svolgerà in questa fase, diverse sono le tematiche sul tavolo, da parte nostra c’è la volontà di proseguire questa intensa collaborazione fra istituzioni, a tutti i livelli. Proprio qui al mio fianco c’è il commissario Lombardi con il quale siamo in contatto costante e, fin dal suo insediamento, abbiamo instaurata una proficua collaborazione”.

E’ stato con queste parole che il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, anche in veste di vicepresidente della Regione autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol e a nome del presidente della Regione Arno Kompatscher, ha salutato i membri della Commissione paritetica per le norme di attuazione dello Statuto speciale. Oggi infatti, presso la Regione, si è tenuta la prima riunione formale della Commissione dei 12, presieduta da Fabio Scalet.

Accanto al presidente Fugatti, vi era anche il commissario del governo Sandro Lombardi: “Stiamo cercando di essere vicini ai bisogni di questo territorio, questo è un momento istituzionale importante – sono state le sue parole – perché attraverso di voi si affrontano tematiche di attualità importanti per i cittadini e le istituzioni”.
“Abbiamo voluto dare un segnale di convergenza delle istituzioni dell’autonomia e dello stato – ha poi esordito il presidente Scalet – per una ripartenza forte e necessaria, che ci consenta non solo di valorizzare ma anche di innovare il sistema autonomistico”.

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