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Il Coro della SAT festeggia i 90 anni di fondazione

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Il presidente della Provincia: “Siete il simbolo di un popolo e di un territorio straordinari”

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Trento – “Siete il coro dell’Autonomia trentina, simbolo di un popolo e di un territorio straordinari”. Cosi il presidente della Provincia ha salutato il Coro della SAT, la Società degli Alpinisti Tridentini, salito sul palco dell’Auditorium S. Chiara di Trento, gremito in ogni ordine di posti, per il concerto di chiusura delle manifestazioni di celebrazione del 90° anniversario di fondazione.

“Vi ringrazio e vi faccio i miei complimenti – ha detto il presidente – per la vostra lunga attività. Con le vostre canzoni rappresentate al meglio i valori del nostro territorio alpino e del nostro popolo, che ha saputo trarre dalla propria storia lezioni importanti, che oggi ci aiutano a guardare con fiducia al futuro. Per questo possiamo dire che siete il coro dell’Autonomia speciale del Trentino”. 

Il governatore, infine, prima che le note della celebre Montanara aprissero il concerto, ha annunciato che il Coro della SAT e quello della SOSAT riceveranno l’Aquila di San Venceslao, la massima onorificenza della Provincia autonoma di Trento.

Il Coro, che vanta più di 1000 concerti in ogni parte del mondo, è nato ufficialmente a Trento il 25 maggio 1926 quando Nino Peterlongo, presidente della S.O.S.A.T., convinse i cantori riuniti attorno ai fratelli Pedrotti a debuttare pubblicamente nella Sala Grande del Castello del Buonconsiglio. Da allora il coro fu chiamato Coro della S.O.S.A.T., denominazione che conservò fino agli anni trenta e che mutò in Coro della S.A.T. in seguito alle disavventure politiche della S.O.S.A.T. che si conclusero con la sua soppressione.

I fratelli Pedrotti, dotati di grande interesse e sensibilità per la musica, fin da piccoli cantavano musica sacra nel coro polifonico del Duomo e in famiglia, ad orecchio, i canti popolari del Trentino. Le esperienze, dapprima di profughi in Boemia ed Austria durante la prima guerra mondiale, e successivamente di soldati durante il servizio militare ed i successivi richiami, furono occasione di approccio a moltissimi altri canti popolari di varie origini e provenienze. 

Numerosi ed illustri musicisti fra i quali emergono Giorgio Federico Ghedini ed Arturo Benedetti Michelangeli hanno dedicato al coro raffinate armonizzazioni di canti popolari. 

Il Coro è stato diretto inizialmente da Enrico Pedrotti fino al 1938, poi da Silvio Pedrotti per oltre cinquant’anni. Attualmente è diretto da Mauro Pedrotti nipote di Silvio e figlio di Mario.

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