NordEst

I Finanzieri di Trento scoprono una truffa nel settore assicurativo

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Le indagini – A conclusione di un’indagine, condotta per oltre un anno dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trento, sono stati denunciati, per il reato di frode assicurativa, F.G. di anni 67, residente a Coredo (TN), sub-agente assicurativo, ora in pensione, e D.F. di anni 34, residente a Lettere (NA) (quest’ultimo anche per il reato di falsità materiale in certificazioni commessa da privato). Le indagini hanno inoltre consentito di denunciare anche 18 automobilisti residenti in provincia di Napoli, per il reato di ricettazione.

L’attività investigativa è stata avviata dalle Fiamme Gialle Trentine a seguito della denuncia dell’Agente Generale della Compagnia Fata Assicurazioni di Trento, in relazione ad alcune anomalie, emerse durante un normale controllo su strada eseguito dalla Polizia stradale a Montecatini Terme (PT), relative alla targa di un veicolo ed i documenti assicurativi del contraente.

Gli accertamenti delle Fiamme Gialle –
Si sono concentrati su un numero consistente di polizze emesse tra il 2010 ed il 2011, la cui analisi ha consentito di individuare un sistema di frode ideato e realizzato dal soggetto campano, già noto per alcuni precedenti per truffa, il quale, con la complicità dell’assicuratore trentino, ha permesso ad automobilisti residenti a Napoli di disporre di tariffe assicurative assolutamente più convenienti legate a residenze in Trentino e condizioni assicurative del tutto false.

La truffa –
In particolare, si articolava su due fasi: dapprima D.F. alterava a Napoli i documenti di circolazione delle autovetture, falsificandone sia i dati anagrafici e le residenze, fatte figurare in Trentino, sia gli attestati di rischio, abbassandone le classi di merito. Successivamente, le copie di tali documenti venivano inviate via fax all’agenzia di Coredo (TN), dove il complice, sub-agente assicurativo, ricevuti i pagamenti tramite bonifico bancario, redigeva le polizze RCA, apponeva le firme al posto dei contraenti e le restituiva via posta al domicilio del D.F., unitamente ai tagliandi assicurativi.

Grazie alle falsificazioni documentali, gli automobilisti napoletani potevano assicurare i loro veicoli con polizze a tariffe notevolmente scontate, inferiori in media di circa 1.500,00 euro. In diversi casi, è stato accertato che ai contraenti delle polizze erano state attribuite residenze in Trentino presso indirizzi del tutto inesistenti ed, in una circostanza, l’intestatario di una Ferrari 348 avrebbe pagato un premio annuo di soli 453,00 euro,
L’indagine, che ha portato alla scoperta del meccanismo di truffa, ha anche permesso di identificare e denunciare 18 contraenti le polizze false nonché di quantificare in circa 70.000,00 euro il danno subito dall’impresa di assicurazioni, pari al differenziale tra i premi pagati e quelli realmente dovuti.

L’andamento dei prezzi dei premi assicurativi costituisce un fenomeno che da anni è all’attenzione di molte Autorità istituzionali, Associazioni di categoria, mass media ed, in generale, di tutta l’opinione pubblica. Da più parti è stato rilevato come proprio le frodi costituiscono un elemento fortemente distorsivo del mercato del particolare settore, tale, si è detto, da portare di riflesso a conseguenti e decisi aggravi sugli utenti finali. La Guardia di Finanza opera anche a tutela del mercato ed, in particolare, della leale e corretta concorrenza, al fine di preservarne il legittimo andamento, a vantaggio di tutti.

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