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Grandi Eventi Primiero, la replica dei Consiglieri Franceschi e Gubert ai volontari di San Martino Corse

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Dopo il comunicato dei volontari di San Martino Corse, non tarda ad arrivare la replica dei Consiglieri della Comunità Franceschi e Gubert, tra i commenti. “Apprendiamo, dalla stampa – avevano scritto i volontari di San Martino Corse -, che nell’elenco delle grandi manifestazioni finanziate dalla Comunità è quest’anno assente il Rallye di San Martino”

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– La graduatoria degli eventi finanziati

podio2011_64085rallysmartPrimiero San Martino di Castrozza (Trento) – “La decisione era nell’aria – si legge nel documento diramato in queste ore dai volontari di San Martino corse – avendo visto che i parametri di ammissione erano stati cambiati con il preciso intento di escludere alcune manifestazioni non gradite.

Il gruppo di lavoro del Rallye di San Martino che è formato da numerosissimi volontari di tutta la valle ha appreso tale decisione con vivo disappunto, sentendosi tradita da un ente pubblico e da una APT che hanno sempre in passato dimostrato apprezzamento e sostegno per quanto realizzato. Il risultato di tale politica è lo scoraggiamento e la voglia di lasciare perdere dei molti collaboratori che si sentono colpiti al cuore nelle loro passioni. Sarebbe un vero peccato dover vendere il nostro marchio e vedergli fare la fine di manifestazioni quali la Rampikissima, subito ripresa dai nostri lungimiranti vicini.

La motivazione – continua la nota – sembra quella di voler imprimere una svolta “green” alla valle finanziando solo manifestazioni che rispondano a tale filosofia. Potremmo in linea di massima essere d’accordo su questo principio se TUTTO fosse impostato in questa direzione. Vorremmo vedere un pari impegno nella promozione delle piste ciclabili, nella mobilità alternativa, nella pedonalizzazione dei nostri centri e nei trasporti pubblici che dovrebbero essere veramente verdi ed efficienti. Per non parlare dell’inquinamento: basta andare sul Passo in una qualsiasi giornata d’estate per essere assaliti dal traffico e dal frastuono delle moto.

Constatiamo invece – si legge ancora – che per motivi puramente demagogici viene colpita una manifestazione storica che esiste da oltre 50 anni, amata da moltissimi appassionati, che dura tre giorni e muove con grandi numeri il business locale. Riteniamo che il presunto disagio causato dalla manifestazione motoristica sia ampiamente ripagato in termini di visibilità e di indotto generato. Non dimentichiamo che la collocazione della gara permette di allungare una stagione estiva altrimenti striminzita nei giorni di apertura delle strutture ricettive e di ristorazione.

Si permette inoltre di tenere alto il vituperato brand di San Martino in un segmento di mercato strategico per capacità di spesa. Il Rallye non è solo la gara di settembre ma un insieme di manifestazioni collegate quali la Snowtropy invernale (con la categoria delle auto ecologiche), Sommer Bier Fest, un evento che già dalle prime edizioni ha mostrato enormi potenzialità di promozione per la località.

Infine non dimentichiamo che il prossimo luglio passerà per la località il Raid Pechino-Parigi, un evento di risonanza e visibilità molto importante. Ricordiamo che moltissime località concorrenti ospitano manifestazioni motoristiche proprio per la risonanza mediatica che tali eventi garantiscono ed anche nella verde ed ecologica Svizzera si svolgono almeno 6 gare di campionato nazionale.

L’amarezza dei volontari della San Martino Corse è tanta anche perché la struttura organizzativa del Rallye si è sempre messa a disposizione di TUTTE le manifestazioni che abbiano chiesto collaborazione, impegnando risorse umane e materiale faticosamente acquistato negli anni. (citiamo ad esempio la Transalp, il raduno ADAC, le feste delle Stelle Alpine, il Trekking Golf e molte altre).

Merita anche ricordare che la manifestazione ha sempre raggiunto un pareggio di cassa grazie alla precisa e minuziosa gestione delle risorse disponibili. Prendiamo quindi tristemente atto – conclude il comuicato di San Martino Corse – che non vengono premiati i risultati ma la propaganda di pochi idealisti che in nome delle proprie convinzioni ideologiche, ignorano che l’economia della valle è volente o nolente il turismo, in TUTTE le sue forme, compreso il Rallye”.

I volontari della San Martino Corse

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4 Replies to “Grandi Eventi Primiero, la replica dei Consiglieri Franceschi e Gubert ai volontari di San Martino Corse

  1. Personalmente credo che il Rally è e sarà una manifestazione storica che ha molto contribuito in modo positivo a diffondere il nome di San Martino di Castrozza e della Valle. E’ stato ingeneroso non riconoscerlo(nonostante tutte le spiegazioni anche corrette che sopra hanno riportato i rappresentanti della Comunità, si poteva trovare il modo per inserirlo come sempre è stato fatto)e non riconoscere il ruolo che ancora oggi ricopre anche nell’allungamento della stagione. La San Martino Corse oltre al Rally organizza e da supporto a ben altre 4 manifestazioni.
    Ma anche con questa scelta non si riconosce il valore di centinaia di volontari che spendono il proprio tempo annualmente e gratuitamente per queste manifestazioni, oltre che per passione anche per mantenere alto il nome della Valle.
    Personalmente è stato fatto un grave errore.

  2. Null’ altro da aggiungere, da donna e da cittadina, condivido perfettamente- Grazie; amministrare non è mai facile; ancor più durante periodici cicli di difficoltà sociali ed economiche. Tuttavia, può essere anche l’opportunità di una vera sfida e leale confronto per ciascuno.

  3. Come Consigliere della Comunità responsabile del progetto eventi, credo di avere diritto di replica.
    La spiegazione e gli obiettivi della procedura eventi sovracomunali la potete leggere sul sito della Comunità. Va comunque precisato che le decisioni non sono state prese solo da tre persone : la sottoscritta, Daniele Gubert , Manuel Corso. Il Direttore dell’APT ha avuto un ruolo tecnico “super partes” su mia specifica richiesta e con Daniele Gubert abbiamo lavorato in sinergia partecipando ad una serie di incontri con il gruppo di amministratori dei vari Comuni preposti a lavorare su questo progetto e il tutto è stato poi condiviso dalla Consulta dei Sindaci, dal Commissario, dal Presidente della Comunità e ritengo che tutto il lavoro abbia avuto una sua “logica” nei confronti delle associazioni, a prescindere che abbiano preso o meno il finanziamento perchè non si tratta solo di questo, ma anche di calendarizzazione,sinergia tra associazioni e territorio, messa a disposizione dello strumento “Territorio in rete” per pubblicare gli eventi a favore delle Associazioni e del territorio stesso, risposta alla domanda dei finanziamenti a fine marzo anzichè a luglio. Vi pare poco? A me non sembra ,visto che da 10 ANNI a qualsiasi riunione che ho partecipato ho sempre sentito da tutti le stesse lamentele di sovrapposizioni, mancata calendarizzazione ecc..!!!. Adesso che qualche regola è stata messa, ancora a criticare. Alcune associazioni non riceveranno solo il finanziamento, ma saranno chiamate in Comunità a discutere e definire degli obiettivi a medio e lungo termine. “Niente contributi al Rally di San Martino” escluso eccellente.Lo scorso anno la Comunità benchè non ci fosse il fondo eventi sovracomunali, ha elargito al rally la cifra di 1.000,00 euro a fronte dei 50.000, 00 richiesti , almeno quest’anno avete conto delle motivazioni: altri eventi sportivi hanno ottenuto un punteggio superiore nei parametri indicati dal bando. Tornando al progetto portato avanti, non è solo il finanziamento fine a se stesso, ma anche lo sviluppo futuro che può avere un singolo evento e cosa può fare tutto il territorio per sostenerlo. Ora mi stacco dal modello applicato per stilare la graduatoria e faccio un ragionamento libero. Se un territorio come il nostro ha puntato sull’ambiente e tutti ci riempiamo la bocca di proposte e di azioni da fare per rilanciare la Valle, nel tentativo di compensare con il green quello che non riesce a fare il white, in ambito sportivo a parte la promozione di “settore” che ci può essere anche all’estero e un certo indotto economico e questo non lo contesto, che sviluppo può avere il rally così come è proposto ora?
    E’ una domanda che mi faccio e vi faccio, nel rispetto delle idee e del lavoro dei volontari e degli appassionati di macchine. Ho parlato a lungo con il vostro vicepresidente e di certo non mi tiro indietro a mettermi intorno ad un tavolo per trovare un punto d’incontro guardando avanti perchè la vostra esperienza nel settore possa integrarsi maggiormente con le scelte del territorio.
    Ogni anno viene presentata in Comunità questa elevata richiesta di contributo per migliaia di euro pur sapendo che il pubblico non riesce a finanziarla, per poi inviare lettere attaccando chi fa le scelte perchè sono quelli del San 27 !!
    Mi sembra un pò eccessivo! Dopo 22 anni, il finanziamento pubblico dovrebbe essere comunque più contenuto a prescindere da criteri e modelli.
    Avendo avuto la risposta in tempi utili avete la possibilità di fare domanda ai singoli Comuni come le altre associazioni non finanziate e per quel che mi riguarda, in passato vi è sempre stata data una mano.
    Non è sempre vero che tante manifestazioni su un territorio portino più indotto, se le risorse sono sempre più ridotte non puoi sostenere in modo adeguato “tanto” e “tutto” sei obbligato a fare scelte mirate e ancora si fa fatica. Chi crede che il pubblico possa ancora elargire a pioggia i finanziamenti come è stato fatto negli scorsi anni si sbaglia. La vecchia concezione “facciamo di tutto e di più in ordine sparso ” non è più sostenibile. Per un amministratore è di certo più gratificante dire di si a tutti e dare il contentino, che iniziare a dire di no ed essere esposto alla pubblica gogna.
    Adesso sapete direttamente la mia posizione riguardo l’argomento e il modello su cui ho lavorato anche con l’aiuto di altre persone è un punto di partenza e non un punto di arrivo. Non faccio parte di quella categoria di “illuminati” che non si mettono mai in discussione però da qualche parte bisogna anche partire e sperimentare , consapevole anche delle tante contraddizioni come il problema trasporti che condivido pienamente. Non sono un’idealista, sono una donna e sono pratica. Ritengo che più è chiaro l’obiettivo da raggiungere più semplice è trovare la strada per arrivarci. Mi spiego, se puntiamo sul turismo green agiamo in ogni ambito verso quella direzione per crearci un’ “identità” territoriale che è ancora troppo confusa, un passo alla volta anche con semplici azioni, senza distrarci da mille altre cose.
    Concludo con un pensiero da volontaria ai volontari che al momento sono forse l’ unica vera ricchezza del Primiero, il modello e il fondo eventi sovracomunali nasce con lo scopo di sostenere tutti insieme eventi mirati importanti per il nostro territorio. Chi strumentalizza il lavoro svolto per mettere le associazioni le une contro le altre, insinuando i cambiamenti di parametri non ha rispetto e non lo merita. Non ci sono volontari più bravi di altri, semplicemente vanno stabilite delle priorità e dove possiblie, lavorare sempre più in sinergia . Altre zone lo hanno capito da un pezzo, speriamo che il modello vincente della “Desmontegada” e il vero spirito primierotto che in quei giorni si respira a pieni polmoni, ci aiuti nelle scelte future.
    Consigliere della Comunità Francesca Franceschi

  4. Spiace per chi ha scritto questo comunicato, che oltre ad esprimere legittimo orgoglio e sacrosante ragioni scivola purtroppo su palesi inesattezze, spari nel buio e, dopo che i fatti sono stati spiegati ormai più volte, anche gratuita malafede.

    1. Il fondo per “Eventi sovracomunali ed iniziative particolari” è stato finalmente re-istituito, dopo ripetuti fallimenti nel passato, con l’impegno economico/politico di TUTTI i comuni e della Comunità di Primiero.

    2. Gli scopi dell’operazione, come spiegato chiaramente nelle riunioni informative, non erano quelli di discriminare tra grande e piccolo, né favorire un settore piuttosto che un altro, e nemmeno di distribuire mance qua e là, ma di orientare i finanziamenti pubblici su direttrici razionali e coerenti.

    Gli altri sponsor pubblici e privati quest’anno sanno a marzo (e non a giugno) quale è il sostegno fornito dalla Comunità e possono quindi regolarsi di conseguenza, anche correggendo il tiro in base alle loro priorità (la commissaria Matonti “si è tenuta” 15k anche per questo).

    3. Il sistema sperimentale di attribuzione dei punteggi e dei finanziamenti non è stato affatto creato per penalizzare il Rallye di San Martino, che sconta l’esclusione non in base al suo alto valore assoluto, bensì a quello relativo nel settore sportivo (altri eventi con punteggio maggiore).

    4. Se negli anni passati la Comunità, che disponeva di risorse a destinazione libera in avanzo di amministrazione non commensurabili a quelle attuali, concedeva un contributo di Euro 1.000 (a fronte di un disavanzo dichiarato da San Martino Corse di 50 volte superiore), dimostrava “apprezzamento e sostegno”.

    Oggi che quel cubetto non c’è più la Comunità affossa il Rally, 50 anni di storia, il lavoro e il sudore dei volontari, la gloria di San Martino, l’economia turistica intera, etc.???

    Signori miei, nun c’è trippa pe’ gatti… sono 16 gli eventi grandi e piccoli non finanziati quest’anno dal fondo di 92,5k in tutto.

    5. Il territorio nel suo complesso sta investendo da anni nella propria reputazione “green”, non quattro esagitati ideologizzati ecologisti mangiafoglie. Gruppo A.C.S.M., Cassa Rurale, Azienda per il Turismo, otto comuni, la Comunità di Primiero, l’Ente Parco…

    Se il Rallye appare distonico, perché non provare a cambiarne la formula in modo da renderlo più accettabile e coerente con la vocazione del territorio? Missione impossibile?

    6. Sul mercato turistico non possiamo continuare ad essere carne & pesce & soia, tutto ed il contrario di tutto. Chiaramente ci troviamo in una fase di transizione, dove le legacy non sempre danno valore aggiunto. Dove non possiamo resettare di botto il sistema…

    Ma per favore smettiamola di guardare indietro, evocare continuamente antiche glorie perdute, puntare la pistola a quei pochi rimasti in Comunità che provano, a titolo di volontariato (proprio come voi) a mettere un po’ di ordine nei casini di questa valle.

    Guardiamoci negli occhi e poi guardiamo avanti, Xto santo!

    PS: Di seguito i nomi degli idealisti che hanno validato ed approvato l’attribuzione dei fondi:

    La consulta dei Sindaci:
    Primiero San Martino di Castrozza (commissario), Canal San Bovo, Imèr, Mezzano, Sagron Mis

    I membri presenti del Tavolo Grandi Eventi:
    Roberto Pradel – Presidente della Comunità
    Francesca Franceschi – Cons. delegato della Comunità
    Daniele Gubert – Cons. delegato della Comunità
    Maria Piera Fruet – Cons. delegato del Comune di Canal San Bovo
    Ferdinando Orler – Sindaco del Comune di Mezzano
    Gianni Bellotto – Sindaco del Comune di Imèr
    Manuel Corso – Direttore ApT

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