NordEst

Giornate muto Pordenone, stupisce ‘Nuova Babilonia’

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Con la proiezione di Novy Vavilon (La nuova Babilonia, 1929), il film di Kozincev e Trauberg considerato una vera pietra miliare dell’avanguardia russa, impreziosito dall’innovatrice partitura composta all’epoca dal giovane Dmitrij Shostakovich, sono cominciate le ‘Giornate del Cinema Muto’, che festeggiano la 30/a edizione, in programma fino a sabato prossimo a Pordenone.

Caduta nell’oblio dopo la debacle delle prime esecuzioni e ritrovata nel 1975, la partitura del film e’ stata eseguita dalla Fvg Mitteleuropa Orchestra diretta da Mark Fitz-Geral: l’ottimale sincronizzazione, risultato di un ventennale lavoro sulle parti orchestrali e il manoscritto originale curato dallo stesso Fitz-Geral, ha permesso di apprezzare appieno il genio del compositore russo. 
 

Prosegue il festival del cinema muto di Pordenone con l’omaggio al cinema italiano e alle sue dive: la prima è Francesca Bertini.
Due le pellicole in programma (‘Il veleno delle parole’ e ‘La serpe’). La star fiorentina nata nel 1892 inauguro’ uno stile personale che, solo molto tempo dopo e’ stato ascritto al genere del divismo: per ogni scena pretendeva di indossare un abito nuovo, fatto su misura dalla sarta. Alle cinque del pomeriggio si fermava e si recava in un grande albergo per prendere il te’. 
 
Nel programma del Festival del Cinema Muto di Pordenone spicca la prima pellicola della sezione Kerte’sz prima di Curtiz, sulla misconosciuta produzione europea di uno dei grandi di Hollywood, Michael Curtiz. Il regista di Casablanca, che ha firmato celebri film hollywoodiani arrivo’ negli Stati Uniti dopo quattordici anni di cinema e quarantotto film.

A Pordenone se ne apprezzeranno 4 girati in Austria, col nome di Michael Kertesz a partire da Die sklavenkoenigin (Schiava regina).

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