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Frane in Comelico e Cadore: Regione avvia studio su interventi da intraprendere

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In agosto scorso  la zona è stata interessata da eccezionali eventi atmosferici che hanno portato alla dichiarazione dello stato di crisi

frane vigili fuoco

Belluno – Sono state avviate le procedure per definire le attività da intraprendere sui fenomeni franosi che gravitano nell’area d’interesse del fiume Piave in Comune di Santo Stefano di Cadore (Belluno), al fine di individuare gli scenari evolutivi e le possibili azioni di mitigazione. Lo ha disposto la giunta regionale, su relazione dell’assessore alla difesa del suolo Maurizio Conte, affidando l’incarico alla Sezione Bacino Idrografico Piave Livenza di Belluno, in collaborazione con gli uffici regionali della Sezione Difesa del Suolo.

“Il 9 agosto scorso – fa presente Conte – il territorio del Comelico e del Cadore è stato interessato da eccezionali eventi atmosferici che hanno creato numerosi disagi alla popolazione e che hanno portato alla dichiarazione dello stato di crisi. La Regione ha immediatamente adottato le misure urgenti necessarie a fronteggiare l’emergenza e utili ad individuare i primi interventi da realizzare in somma urgenza. Ma la fragilità del territorio è stata evidenziata anche dagli eventi meteorici successivi, come quelli di queste settimane, mettendo in particolare risalto la pericolosità di alcuni fenomeni franosi di grandi dimensioni ed evidenziando lo stato di preoccupazione della comunità locale in merito alla loro evoluzione”.

Proprio con riferimento alle attività da porre in essere sulla tematica della franosità, i tecnici della Regione hanno fatto rilevare l’opportunità di avviare uno specifico studio dei dissesti rilevati, finalizzato alla definizione degli scenari di possibile evoluzione e alla determinazione degli interventi con cui mitigare tali fenomeni. La giunta regionale ha quindi adottato il provvedimento che, assegnando un finanziamento di 50.700 euro, autorizza l’avvio delle procedure necessarie a realizzare le attività di studio.

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