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Frana Sorapis: un fenomeno naturale che può ripetersi, droni al lavoro

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Le riprese effettuate mostrano l’evidenza della instabilità di materiale detritico e di alcuni spuntoni rocciosi

sorapis

Venezia – “L’analisi dei dati raccolti fa ritenere che ci siano buone probabilità di ulteriori episodi di crolli e frane proprio sulla stessa parete dolomitica del Sorapis, sopra Misurina, recentemente interessata da un fenomeno franoso. Infatti le riprese mostrano l’evidenza della instabilità di materiale detritico e di alcuni spuntoni rocciosi”. A farlo rilevare è l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte, dopo aver preso visione dei risultati della ricognizione sul luogo effettuata domenica per conto della Regione da Franco Secchieri, il geologo incaricato del monitoraggio glaciologico dell’area dolomitica, a bordo di un piccolo aereo. Secchieri ha potuto riprendere immagini della frana e delle condizioni in cui attualmente si trova la parete interessata.

“A puri fini mediatici di spettacolarizzazione – commenta Conte – qualcuno ha fatto riferimento a cause, come l’effetto serra, che non hanno nessun fondamento. Le analisi dei dati relativi alla frana in questione confermano invece che le cause vanno ricercate nel tipo di roccia (dolomie e calcari) e nei cicli naturali di gelo–disgelo che in autunno sono più frequenti che non, ad esempio, in inverno, perché l’acqua nelle fessure gela e si scioglie quotidianamente portando alla disgregazione meccanica delle rocce e, quindi, alla possibilità di crolli, anche vistosi”.

“La Regione attraverso le strutture tecniche dell’assessorato all’ambiente – conclude Conte – tiene comunque, per quanto possibile, sotto controllo questi eventi che rientrano nella normalità dei fenomeni naturali”.

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