NordEst

Foci Timavo, ripulite da Polizia e volontari

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Alcuni motori fuoribordo, parti di motori, un telaio di bicicletta e uno di un ciclomotore, alcuni metri cubi di calze di nylon, tubi in plastica, ceste, cime, canne usate per segnalazioni, gusci di cozze: sono le immondizie trovate dal personale del presidio nautico del Commissariato di Duino Aurisina (Trieste) alle foci del Timavo recuperati nell’operazione ‘Fondali e sponde puliti’.
 
Nelle operazioni sono stati smantellati anche due pontili abusivi utilizzati spesso come base d’appoggio per la pesca di frodo. Nell’operazione hanno partecipato anche personale della Stazione forestale di Duino del Corpo forestale regionale e volontari della Protezione civile di Palmanova (Udine) e dell’Associazione gradese subacquei.
 
‘Questa attivita’ – e’ detto in una nota – ha rappresentato la conclusione dell’opera di prevenzione finalizzata al ripristino di un’area destinata alla realizzazione di un parco naturale come deliberato dal Consiglio Comunale di Duino Aurisina a fine 2005′.

Il fiume Timavo (Timavus in latino, Timava o Timav/Reka in sloveno, Recca Fluss in tedesco, Timâf in friulano) è un fiume che scorre tra Slovenia, Croazia ed Italia. Il suo corso, apparentemente brevissimo (solo 2 km), è compreso dalla risorgiva posta nell’area metropolitana di Trieste, fra Duino e Monfalcone, alla foce nell’Adriatico; le vere sorgenti, tuttavia, sono nel territorio della Croazia (fiume Reka), anche se il suo corso a cielo libero si sviluppa prevalentemente in Slovenia, prima di precipitare nelle Grotte di San Canziano e riemergere dopo decine di chilometri presso la costa adriatica con una delle maggiori risorgive italiane (18 m³/s di portata minima).
Nasce come sorgente valchiusana alle pendici del Monte Nevoso, in Slovenia (precisamente dal Turkove škulje nella Val Malacca (Mlake)), a poca distanza dal confine con la Croazia (con il nome Reka, che significa semplicemente "fiume", in sloveno), e sfocia in mare nei pressi di San Giovanni di Duino (provincia di Trieste).
 
È noto per via del suo lungo percorso sotterraneo di circa 40 chilometri che, dalle grotte di San Canziano-Škocjan in Slovenia, passando per l’Abisso di Trebiciano, raggiunge il paese di San Giovanni di Duino. Qui ricompare per poi sfociare nel Golfo di Trieste dopo un paio di chilometri. Tale percorso viene considerato come uno dei più interessanti fenomeni carsici. 
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