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FMI: dalla crisi si esce investendo in infrastrutture

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Secondo l’organizzazione internazionale, in una fase come questa l’unica maniera per tornare a crescere in maniera significativa è spingere sulle infrastrutture

pontealpinibl2Negli ultimi cinque anni, il mondo ha continuato a crescere, ma in maniera debole e incerta; specialmente la zona euro, dove l’inflazione resta ancora troppo bassa. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), in uno studio pubblicato nel World Economic Outlook di ottobre.

Secondo l’organizzazione internazionale, in una fase come questa l’unica maniera per tornare a crescere in maniera significativa è “spingere sulle infrastrutture: maggiori investimenti infrastrutturali spingono l’attività economica e creano lavoro”. Per il Fondo, spendere un punto di Pil in più per gli investimenti equivarrebbe ad un aumento dei livelli di produzione di 0,4 punti percentuali nello stesso anno e di 1,5 punti nei quattro anni successivi all’incremento. Inoltre, l’operazione comporterebbe una spinta sul Pil tale da compensare l’aumento del rapporto debito/ Pil. In definitiva, la spesa in infrastrutture – continua lo studio – si ripagherebbe da sola, se effettuata in modo corretto”.

L’intervento, si ribadisce nel documento, determina risultati significativi proprio in congiunture economiche come quella attuale, caratterizzata da assenza di crescita e elevata disoccupazione; in periodi di crescita significativa, invece, le spese infrastrutturali determinano esiti scarsamente apprezzabili.

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