NordEst

Fino al 30 settembre si vota online per il concorso “Ciak! Caccia al Falso”

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Tra i 10 video più votati una commissione assegnerà il primo premio di 6.500 euro

cinema

Venezia –  Si possono votare fino al 30 settembre prossimo i filmati presentati per il concorso “Ciak! Caccia al falso”, caricati e visibili dalla pagina web http://www.ciakcacciaalfalso.it/, collegata al sito istituzionale www.venetoconsumatori.it. Lo ricorda l’assessore alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato, che invita a visionare le clip proposte dai giovani artisti cinematografici e studenti divenuti autori sui temi della lotta alla contraffazione e ai disservizi.

“Come Regione abbiamo dato vita al concorso con le Associazioni dei consumatori e Unioncamere – ha ricordato Manzato – con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza su questi temi, che sono strategici per un Paese dove non può esserci tolleranza per circuiti economici ingannevoli che il più delle volte alimentano le organizzazioni criminali, puniscono gli onesti e penalizzano il lavoro dei giovani. I filmati inseriti – ha fatto presente l’assessore – spaziano tra serietà ed ironia, toccano tematiche diverse e hanno la capacità di sintetizzare in qualche minuto di registrazione significati simbolici notevoli e d’impatto”.
Una prima graduatoria dei filmati selezionati verrà stilata proprio sulla base della votazione online in rete. Tra i 10 video più votati, la commissione appositamente costituita sceglierà i vincitori del premio. Al primo andranno 6.500 euro, al secondo 3.000 euro, al terzo di 2.000 euro. Agli altri selezionati andrà invece un rimborso di 500 euro.
L’iniziativa è stata rivolta agli Istituti scolastici del Veneto, statali e paritari, di ogni ordine e grado, e più in generale ai giovani residenti in veneto, di età compresa fra i 18 e i 35 anni. “Un plauso e un in bocca al lupo dunque ai ragazzi che hanno partecipato al concorso – ha concluso Manzato – mettendosi alla prova e contribuendo in questo modo a lanciare messaggi importanti: la condanna alle produzioni taroccate e la segnalazione dei disservizi”.

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