NordEst

179 milioni di euro agli ospedali veneti

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Le strutture interessate sono quelle di Belluno, Asiago (Vicenza), Vicenza, Adria (Rovigo), Villafranca (Verona), il Policlinico dell'Azienda Ospedaliera di Padova e l'Azienda Ospedaliera di Verona (Verona).

Trattasi di interventi inseriti in uno specifico Accordo di Programma tra Regione Veneto e Ministero della Salute riguardante il cofinanziamento dello Stato su interventi in ambito di edilizia ospedaliera. "Proseguiamo così – sottolinea Sandri – nell'attuazione di un ampio programma pluriennale d'interventi, ognuno dei quali ha una particolare valenza all'interno della struttura nella quale si colloca. Penso ad esempio al cammino di ripristino dell'Ospedale Magalini di Villafranca, gravemente danneggiato da un incendio qualche anno fa".

I Progetti ammessi a finanziamento sono i seguenti. Ulss n.1 di Belluno: accorpamento del Dipartimento Materno Infantile dell'Ospedale di Belluno (11,3 milioni); Ulss n. 3 di Bassano (Vicenza): adeguamento dell'Ospedale di Asiago (20 milioni); Ulss n. 6 di Vicenza: gruppo operatorio e terapie intensive (20 milioni); Ulss n. 19 di Adria (Rovigo): adeguamento dell'Ospedale di Adria (8 milioni); Ulss 22 di Bussolengo (Verona): nuova piastra servizi dell'Ospedale di Villafranca (40 milioni); Azienda Ospedaliera di Padova: gruppo operatorio, terapie intensive, dipartimento materno infantile e ostetricia ginecologia (40 milioni); Azienda Ospedaliera di Verona: interventi sugli ospedali di Borgo Roma e Borgo Trento (40 milioni).

L'ospedale di Belluno riceverà 11 milioni

Un padiglione dell'ospedale San Martino di Belluno verrà sopraelevato per creare una moderna collazione del reparto materno infantile. Il costo previsto per questo intervento ammonta a € 11.345.564,61.

"Si tratta di un'opera fondamentale – commenta l'assessore Oscar De Bona – proprio perché permette alla divisione materno infantile di abbandonare la palazzina di San Gervasio, vecchia riguardo i moderni parametri architettonici e di servizio ospedaliero e decentrata rispetto al corpo principale del nosocomio. Questo edificio un tempo faceva parte di un convento di frati risalente al Medioevo, trasformato poi in struttura sanitaria».

L'iniziativa rientra nell'accordo stipulato un anno fa con il ministero della Salute relativo agli investimenti per l'ammodernamento dei volumi e degli spazi dedicati alle attività sanitarie e socio-sanitarie della Regione Veneto.

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