Approvati gli aggiornamenti all’accordo con i 4 Consorzi BIM del Trentino, la Federazione Trentina della Cooperazione e l’Associazione Artigiani Trentino
Trento – Potranno essere finanziati gli interventi di sostituzione di impianti obsoleti alimentati a biomassa (stufe o caldaie a legna) con altri sistemi di generazione del calore a zero emissioni o con nuovi impianti a biomassa dotati di certificazione ambientale. E’ previsto nelle modifiche e integrazioni, approvate dalla Giunta provinciale. Il protocollo firmato lo scorso anno prevedeva di attivare forme di incentivazione nei confronti delle famiglie trentine per stimolare l’installazione di impianti fotovoltaici e/o sistemi di accumulo, anche in funzione della futura costituzione e diffusione di comunità energetiche rinnovabili in Trentino. La Giunta provinciale lo aveva approvato con la deliberazione n.967 del 27 maggio 2022.
Con la deliberazione n. 579 del 31 marzo 2023 la Giunta Provinciale ha approvato inoltre l’Accordo di programma con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria in provincia di Trento. L’accordo, nel definire gli impegni delle parti e individuando una serie di interventi comuni da porre in essere nei settori maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti, assegna alla Provincia autonoma di Trento risorse pari a 5 milioni di euro.
Con le risorse messe a disposizione dal MASE, l’Amministrazione provinciale prevede di incentivare con una cifra pari a € 4.700.000 la sostituzione di dispositivi obsoleti alimentati a biomassa e, in collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano e con l’autostrada A22, di destinare una cifra pari ad € 300.000 a consolidare i buoni risultati del progetto “BrennerLec” nella gestione dinamica dei flussi di traffico e riduzione della velocità in ambito autostradale.
Il provvedimento adottato si inserisce in questo contesto. La Direttiva UE 2018/2001 stabilisce un quadro comune per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili, fissando al contempo quale obiettivo collettivo vincolante per l’Unione che la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia debba essere almeno pari al 32% nel 2030.
Con la Legge provinciale 2 maggio 2022, n. 4, sono state introdotte nell’ordinamento provinciale alcune semplificazioni al fine di promuovere il ricorso alla produzione di energia da fonti rinnovabili nel territorio provinciale, nonché di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili.
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