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A Padova il cardiochirurgo trentino Gerosa effettua il primo trapianto al mondo con cuore fermo da 20 minuti (VIDEO)

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Lo straordinario intervento di trapianto ha salvato la vita a un uomo di 45 anni, cardiopatico congenito con pregressi interventi cardiochirurgici in sternotomia. Tra le ricadute positive di questo intervento portato a termine dal roveretano Gino Gerosa c’è anche un potenziale aumento dei trapianti di cuore del 30% su base annua

[@Azienda Ospedale Università di Padova]

 

NordEst – E’ stato un cardiochirurgo roveretano, Gino Gerosa, a portare a termine il primo trapianto a cuore fermo controllato, cioè da un donatore in morte cardiaca. L’operazione è avvenuta nell’Azienda Ospedale Università di Padova, dal professor Gino Gerosa e la sua equipe assieme al dottor Paolo Zanatta, direttore dell’Anestesia e Rianimazione del Ca’ Foncello, che ha eseguito il prelievo dell’organo.

Guarda le interviste al primario trentino Gino Gerosa e al governatore veneto, Luca Zaia

“Da oggi la cardiochirurgia non sarà più come prima, perché si apre una prospettiva che può ridare speranza a tanti malati che attendono un trapianto di cuore. Lo dobbiamo, con gratitudine, all’intera Azienda Ospedale Università di Padova, al professor Gino Gerosa e alla sua equipe e al dottor Paolo Zanatta, direttore dell’Anestesia e Rianimazione del Ca’ Foncello, che ha eseguito il prelievo dell’organo. Straordinari professionisti, ai quali vanno i nostri orgogliosi complimenti”. Lo ha reso noto il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia che è intervenuto alla presentazione dell’intervento.

Si tratta del primo trapianto in Italia

Da un paziente in morte cardiaca, di un cuore fermo da venti minuti, eseguito alla cardiochirurgia dell’Azienda patavina, la stessa dove avvenne nel 1985. Fu il primo storico trapianto di cuore in Italia donato da un giovane trevigiano, Francesco Busnello e impiantato nel petto di Ilario Lazzari da professor Gallucci, alla cui memoria è oggi intitolato il Centro di Cardiochirurgia di Padova.

“Quello fu un momento storico dove 38 anni fa si varcò una soglia fino a poco prima impensabile – aggiunge il Governatore – oggi la storia si ripete, grazie a un grande allievo di Gallucci e ai progressi tecnologici e scientifici che si sono susseguiti da allora in quella stessa struttura padovana, che non ha mai smesso di stare al passo con i tempi e spesso, come in questo caso ha saputo precorrerli”.

I numeri dei trapianti

Nel 2022 nell’azienda Ospedale Università di Padova sono stati eseguiti 24 trapianti di cuore, quest’anno sono già 13.

E’ la prima volta al mondo che un cuore fermo viene riattivato ed impiantato senza danni che possano pregiudicare il trapianto dopo un tempo così lungo e questo apre frontiere impensabili rispetto al possibile utilizzo di organi da trapiantare. Questo risultato straordinario della sanità del Veneto secondo gli esperti potrebbe portare ad un incremento del 30% nel numero dei trapianti in Italia.

Chi è il professor Gerosa

Gerosa è nato e cresciuto a Rovereto nell’ottobre del 1957 e, dopo gli studi superiori si è laureato in medicina e chirurgia ll’università di Verona, specializzandosi in cardiochirurgia. Successivamente ha perfezionato la sua preparazione a Londra, sotto la guida di Donald Ross. Rientrato in Italia dopo l’esperienza inglese, ha iniziato a lavorare dapprima presso l’ospedale di Verona, poi all’ospedale di Padova, dove è rimasto e dove è diventato responsabile della sezione di cardiochirurgia al «Centro Gallucci», dipartimento di scienze cardiologiche, toraciche e vascolari, emanazione dell’Università di Padova con numerosi interventi innovativi proprio in questi anni, che lo hanno confermato ai vertici nel suo campo.

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