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Addio a Benedetto XVI: il ricordo dei Vescovi del Trentino Alto Adige, funerali il 5 gennaio 2023

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Il portavoce del Vaticano: “Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto sabato 31 dicembre 2022 alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”. Papa emerito, il cordoglio del Trentino per la sua scomparsa

NordEst (Adnkronos) – Il Papa emerito è morto. “Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”. Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni.

I funerali saranno celebrati giovedì 5 gennaio, alle 9.30, in Piazza San Pietro e saranno presieduti da papa Francesco. «Assecondando il desiderio del Papa emerito, i suoi funerali si svolgeranno nel segno della semplicità. Saranno solenni ma sobri» ha detto ai giornalisti il direttore della Sala stampa vaticana.

Il ricordo del Vescovo Tisi in Trentino

“La Chiesa di Trento si unisce alla Chiesa universale nell’affidare il Papa emerito Benedetto XVI all’abbraccio di Dio Padre e di quel mistero di amore e di misericordia di cui egli è stato profeta mirabile e instancabile. Ci lascia pagine indimenticabili di vita umile e di studio appassionato”. Così l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi in occasione della morte del Papa emerito Benedetto XVI.

“Ricordo in particolare – aggiunge monsignor Tisi – le sue bellissime parole pronunciate a Friburgo nel 2011 quando denunciò i pericoli di una ‘Chiesa soddisfatta di sé stessa, che si accomoda in questo mondo, è autosufficiente e si adatta ai criteri del mondo’. Una Chiesa che ‘non di rado dà all’organizzazione e all’istituzionalizzazione un’importanza maggiore che non alla sua chiamata all’essere aperta verso Dio e ad un aprire il mondo verso il prossimo’.

Egli auspicava una Chiesa libera “dai fardelli e dai privilegi materiali e politici” per “dedicarsi meglio e in modo veramente cristiano al mondo intero” ed essere “veramente aperta al mondo”. Voglio cogliere queste parole come un testamento spirituale: sia lui ora – conclude monsignor Tisi – ad invocare per noi e per tutta la Chiesa lo Spirito, affinché la sua profezia possa avverarsi”. In tutte le chiese della Diocesi di Trento, i parroci sono invitati a prevedere il suono della campana lunedì 2 gennaio alle ore 9.30. L’Arcivescovo presiederà una S. Messa di suffragio lunedì 2 gennaio alle ore 19.00 in Cattedrale; un’analoga celebrazione avverrà nelle parrocchie nei prossimi giorni feriali.

Muser: papa Benedetto di casa in Alto Adige

Papa Benedetto XVI conosceva molto bene l’Alto Adige: “A partire dal 1967 aveva più volte visitato la nostra terra – ricorda il vescovo Ivo Muser – da cardinale ha trascorso dieci vacanze a Bressanone, l’undicesima volta è venuto da Papa nel 2008. Durante questa visita, Papa Benedetto ci ha ricordato qual è la nostra vocazione: l’incontro tra lingue e culture. L’umiltà, il coraggio di servire: questa è a mio parere la chiave della personalità di Joseph Ratzinger, del suo pensiero, della sua teologia, del suo concepire il ministero, del modo in cui è stato il nostro Papa. Infine, ma non meno importante, le sue dimissioni volontarie e consapevoli dal ministero petrino sono un’espressione di questo coraggio di servire“: così il vescovo Ivo Muser ricorda il papa emerito Benedetto XVI.

“È una mia ferma convinzione: Joseph Ratzinger, papa Benedetto, è un Dottore della Chiesa del nostro tempo e ben oltre il nostro tempo! La sua morte renderà ancora più luminosa la sua teologia e il suo servizio alla Chiesa“: con queste parole il vescovo diocesano Ivo Muser ricorda il papa emerito Benedetto XVI. Come vescovo della Diocesi di Bolzano-Bressanone, Ivo Muser ricorda in questi momenti “con grande apprezzamento e gratitudine quella parte della sua biografia e del suo pontificato che lo legano in modo speciale alla nostra diocesi: al nostro seminario, a Bressanone e alla sua cattedrale, alla Chiesa locale e a tutta la nostra terra.“

Joseph Ratzinger conosceva molto bene e amava l’Alto Adige: per anni ha coltivato rapporti puntuali con le persone della nostra terra. “Dal 1967 – ricorda infatti monsignor Muser – è venuto più volte a Bressanone e da qui ha visitato vari luoghi della nostra provincia. Da cardinale ha trascorso dieci vacanze a Bressanone, ospite del nostro seminario. L‘undicesima volta è venuto da Papa: dal 28 luglio all’11 agosto 2008.“ Il vescovo sottolinea ancora che nel ricevere la cittadinanza onoraria di Bressanone, il 9 agosto 2008, “papa Benedetto aveva voluto ricordare alla città e alla nostra terra qual è la nostra vocazione: l’incontro tra lingue e culture, di cui oggi abbiamo tanto bisogno. Sappiamo che non è sempre facile, aveva detto nell’occasione il Papa, ma che è sempre fruttuoso e porta doni.

Questa vocazione aiuta tutti e ci rende più ricchi, più aperti e più umani”. Aveva pronunciato parole significative anche nell’incontro con il clero altoatesino: “Ci ha parlato della sua grande convinzione che ragione e cuore, bellezza e verità si toccano, ma ci ha anche ricordato che la disponibilità e la capacità di accettare la sofferenza e coloro che soffrono sono la misura della vera umanità“, rimarca oggi Muser. Il vescovo esprime profonda riconoscenza al pontefice scomparso, un grazie personale e a nome della diocesi: “Gli incontri che ho avuto ancora con il Papa emerito negli anni successivi alle sue dimissioni appartengono ora a un tesoro di ricordi per me speciale e prezioso“, conclude Ivo Muser.


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