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Dolomiti, è tempo di primavera: ma l’inverno chi l’ha visto?

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Dal 20 marzo è iniziata ufficialmente la primavera: ciò è vero dal punto di vista del calendario ma se guardiamo ai mesi passati c’è da chiedersi se ci sia stato un inverno con la “I” maiuscola

Lo skilift di Malga Rolle il 17 gennaio 2017

di Ervino Filippi Gilli

NordEst – Se per inverno consideriamo una stagione in cui oltre alle temperature rigide si associno precipitazioni nevose di una certa consistenza, allora possiamo proprio dire che non si è trattato di inverno. Prendendo a riferimento la stazione meteo di Passo Rolle o quella di San Martino è possibile far un confronto con quasi 100 anni di rilevamento di dati ed i valori che otteniamo sono a dir poco sconfortanti.

Le precipitazioni

Infatti confrontando con la serie storica i dati di precipitazione nevosa, mai avevamo avuto un inverno in cui fossero caduti solo 57 centimetri di neve a San Martino (contro i 293 di media) o i 137 centimetri di Passo Rolle (contro i 458 di media dal 1911). E’ vero che ancora mancano i dati dell’ultima decade di marzo e di tutto il mese di aprile, ma il trend è chiaro.

Studiando i dati di temperatura media (le due tabelle sottostanti) i valori appaiono contrastanti: le minime sono state superiori alla media in dicembre e febbraio mentre sono state inferiori in gennaio. Le massime sono state molto più alte in dicembre ma più basse in gennaio e febbraio.

Le temperature

San Martino di Castrozza

Dicembre

Gennaio

Febbraio

min

max

min

max

min

max

-4.2

6.7

-9.9

0.9

-4.6

4.3

2017

-6.3

4.5

-7.6

3.8

-7.4

4.6

Media 1921-2017

Passo Rolle

Dicembre

Gennaio

Febbraio

min

max

min

max

min

max

-2.5

4.2

-9.6

-2.4

-5.2

1.2

2017

-7.5

-0.2

-8.9

-0.1

-8.7

2.1

Media 1921-2017

Piani della Cavallazza 25 febbraio 2017

Neve artificiale, fino a quando?

Questo spiega l’iniziale difficoltà alla produzione della neve artificiale in dicembre ed il fatto che le basse temperature di gennaio e febbraio abbiano salvato la stagione sciistica permettendo agli impiantisti di produrre quella neve che il clima non ci ha regalato.

Se utilizziamo il metodo climatico per stimare come sarà l’inverno del 2017-2018, abbiamo la probabilità del 70% di dire che sarà come gli ultimi appena trascorsi, ovvero che la neve stenterà a farsi viva e che comunque avremo temperature “sballate” rispetto alla stagione.

Questi dati devono cominciare far riflettere: se, pur con tutte le oscillazioni del caso, il trend è quello di poca neve e temperature alte anche in inverno, è importante attrezzarsi perché c’è la reale possibilità che in un futuro non troppo lontano, si potrebbero registrare seri problemi di approvvigionamento idrico anche sulle Alpi.

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