NordEst

Disoccupazione, in Italia 3,3 milioni di “scoraggiati”, il triplo della media Ue

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Ai 3 milioni di disoccupati, se ne affiancano altri 3,3 milioni che non hanno lavoro e non lo cercano, pensando di non avere chances di trovarlo

07.02.2005 - Lugano: disoccupazione

Mestre (Venezia) – Si conferma un trend decisamente allarmante per il benessere del Paese. Non solo la disoccupazione, in Italia, ha abbondantemente superato i livelli di guardia ma, come certifica l’Istat, aumenta pericolosamente il numero di quanti non hanno un lavoro e non lo cercano.

Secondo i dati recenti dell’Istituto di statistica europeo, ai 3 milioni di cittadini privi di un occupazione, se ne affiancano altri 3,3 che benché si dicano disposti a lavorare, nei fatti non fanno nulla affinché questo avvenga, non inviano curriculum, non si affidano alle agenzie pubbliche o private, né sono iscritti ad alcuna lista di collocamento. Di questi, 2,84 milioni di definiscono scoraggiati. Non cercano nella convinzione di non avere alcuna chance di trovare.

Complessivamente, i 3,3 milioni rappresentano il 13,1% della forza lavoro e, secondo le rilevazioni relative al terzo trimestre del 2013, sono aumentati di un punto percentuale rispetto al medesimo periodo del 2012. Anche in tal senso, l’Italia vanta un triste primato, dal momento che la media europea è del 4,1%, ovvero circa un terzo. Contestualmente, sempre nel terzo trimestre del 2013, si è registrato un tasso di disoccupazione pari al all’11,3%, ovvero 2,84 milioni di persone, l’1,5% in più rispetto all’anno precedente. La media Ue dello stesso periodo era del 10,5%, in crescita di 0,2 punti percentuali rispetto al 2012.

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