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Demolita parte superiore roccia pericolante su Mori (VIDEO)

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Tre squilli di sirena, il botto e pochi secondi dopo 800 metri cubi di roccia terminano di costituire un pericolo. Si conclude con un’azione da manuale la prima parte dell’operazione di demolizione del diedro instabile a monte dell’abitato di Mori

Mori (Trento) – L’intervento – pianificato accuratamente durante le ultime settimane – è entrato nel vivo questa mattina alle 8, con l’apertura del Centro operativo comunale dove 85 tra professionisti e volontari hanno partecipato al brief propedeutico.

Subito dopo sono iniziate le procedure di evacuazione dei cittadini – circa 240 persone – residenti nell’area rossa, quella prospiciente il vallo tomo di contenimento.
Alle 11, dopo il controllo della zona di evacuazione, l’innesco di 150 chilogrammi di esplosivo. Nello specifico, sono stati usati 100 chilogrammi di dinamite e 50 chilogrammi di anfo, precedentemente posizionati in 50 fori scavati nella roccia e profondi 10 metri. La detonazione è avvenuta grazie a un’onda d’urto.

Soddisfatti per l’intervento, perfettamente riuscito, della Protezione civile del Trentino, il presidente della Provincia, Ugo Rossi e l’assessore provinciale Tiziano Mellarini hanno espresso anche il loro ringraziamento non solo ai tecnici e ai volontari che hanno pianificato e gestito l’operazione, ma anche all’amministrazione comunale ed ai cittadini che hanno collaborato con grande impegno per assicurare il massimo livello di sicurezza pubblica.

La demolizione di questa prima parte del diedro, confermano i tecnici, è riuscita perfettamente. Anche perché alcuni grossi massi sono stati trattenuti dal vallo tomo appositamente realizzato, “dettaglio – commenta l’assessore Mellarini – molto importante e che conferma la bontà della scelta adottata dopo un accurato studio della situazione della parete pericolante”.

Alle attività hanno partecipato il Dipartimento Protezione civile, il Servizio Prevenzione rischi, il Nucleo APR del Corpo permanente dei Vigili del fuoco ed il Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento, il Comune di Mori, 118 Trentino emergenza, l’Arma dei Carabinieri, l’Associazione Carabinieri in congedo, l’Unione distrettuale dei Vigili del fuoco volontari della Vallagarina. Sono intervenuti inoltre i Corpi dei Vigili del fuoco volontari di Mori, Ala, Villa Lagarina, Ronzo Chienis, Nogaredo, Besenello, Isera, Vallarsa, Pomarolo, Brentonico, gli Psicologi per i Popoli, la Croce rossa italiana del Trentino ed il Nucleo volontari Alpini (Nu.Vol.A.).

L’operazione si è conclusa ufficialmente alle 12.30. Ora la seconda fase (la demolizione di altri 500 metri cubi di Roccia) in programma domenica 17 settembre.

 

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