NordEst

Debutta la birra delle Dolomiti

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Tradizione, innovazione, rispetto per l'ambiente, competenze tecniche e amore per il proprio territorio. Sono queste le componenti che caratterizzano la nuova birra del Bellunese. E' il frutto di un lavoro di squadra e di un terriotrio fatto di prodotti unici e di grande qualità.

Presto una "Malteria" a Pedavena

Durante la presentazione, il presidente del Parco, Guido De Zordo, ha sottolineato l'importanza del progetto, finalizzato ad accorciare le filiere produttive, nello spirito del progetto "chilometri zero" lanciato da Coldiretti. Il prossimo sarà l'allestimento di una malteria a Pedavena, per realizzare in loco l'unica fase del processo di produzione che attualmente si è costretti a svolgere altrove". "La Birra Dolomiti – ha dichiarato il Direttore del Parco, Nino Martino – è un esempio dei positivi risultati che si raggiungono quando si riesce a lavorare in rete".

Il battessimo ufficiale, o meglio il brindisi inaugurale della nuova birra è avvenuto a Pedavena. Si tratta del momento più importante di un lungo cammino, che corona  un progetto di conversione colturale delle aziende agricole, promosso lo scorso anno dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, dalla Provincia di Belluno, dalla Comunità montana Feltrina, in collaborazione con la cooperativa agricola "La Fiorita" di Cesiomaggiore.

Una scommessa turistica  e ambientale

Due gli obiettivi del progetto: da una parte di carattere ambientale, dall'altra forse predominante, di tipo turistico-promozionale. Certo è, che si tratta davvero di una  scomessa territoriale. La sostituzione del mais con l'orzo è un'operazione di importante rilievo ecologico. L'orzo, inoltre, è una coltura tradizionale delle vallate bellunesi e il suo recupero ha anche un importante significato culturale e paesaggistico.

Vi è poi l'aspetto legato alla promozione turistica del territorio. In questi anni il Parco, attraverso il progetto Carta Qualità, ha investito molto per promuovere i prodotti agroalimentari tipici, legando il marchio del Parco alle produzioni agricole più in linea con la tradizione e in grado di dare adeguate garanzie in termini di rispetto dell'ambiente naturale.

Oggi oltre 200 aziende si fregiano del marchio del Parco. Grazie al coinvolgimento nel progetto della Coldiretti e alla indispensabile collaborazione tecnica della cooperativa "La Fiorita", di Cesiomaggiore, una ventina di agricoltori locali hanno aderito alla proposta di conversione.

Le coltivazioni nel 2007 

L'orzo prodotto nel 2007 è stato trasformato in malto e utilizzato per produrre la nuova Birra Dolomiti, grazie alla fondamentale e costruttiva collaborazione della Birreria Pedavena, che ha creduto nell'iniziativa. Grazie al suo forte legame con il territorio dei 15 Comuni del Parco e ai positivi risvolti ecologici legati alla coltivazione dell'orzo necessario per produrla, ha ottenuto il marchio "Sapori d'argento" del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.

Il progetto di riconversione colturale a fini ecologici e ambientali prosegue e anche quest'anno i soci della cooperativa "La Fiorita" hanno seminato orzo nei loro campi, che sarà utilizzato per produrre la birra nel 2009.

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