Zaia, “Scandalo che grida vendetta ma da Roma assordante silenzio”
Venezia – “Non passa giorno che un cittadino veneto inerme rischi la vita a causa di una criminalità sempre più efferata e strafottente. Stavolta è toccato a una signora vicentina di 90 anni, rapinata in casa, zittita con un cuscino sulla faccia, colpita da un mobile. Le hanno tolto dalle dita le fedi del marito e di un figlio morti. E’ uno scandalo che grida vendetta, una tacca nerissima nella già nera serie di crimini che continuano a colpire il veneto e i Veneti mentre il Governo, l’unico che ne ha la competenza, continua nel suo assordante silenzio di fronte agli oramai innumerevoli appelli a intervenire che vengono dalla gente”.
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’ennesimo grave atto criminoso, che ha posto a repentagli l’incolumità di un’anziana residente a Vicenza.
“La povera signora – aggiunge Zaia – riferisce anche che in quel quartiere molte famiglie hanno subito anche 4 o 5 furti negli ultimi anni. Vale a dire: questa gente vive in una zona ad alto rischio criminalità. Vale a dire che sarebbe un territorio da presidiare giorno e notte; vale a dire che non si fa, e non per distrazione delle Forze dell’Ordine, ma perché operazioni come queste richiedono uomini e mzzi di cui i nostri pur eroici tutori dell’ordine non sono dotati, perché Renzi fa la spending review sugli ospedali e sulla sicurezza, non sui 22 mila forestali della Sicilia. Siamo veramente al punto di non ritorno”.
“Non solo per fatti gravi come questo o come la rapina di ponte di Nanto – aggiunge Zaia – ma anche per le decine di crimini che vengono pressochè quotidianamente compiuti in Veneto. Soltanto oggi gli organi d’informazione riferiscono quanto segue. A Venezia una commessa pedinata e rincorsa da uno sconosciuto al park multipiano dell’aeroporto; una spedizione punitiva in un locale di Martellago con 10 feriti; un furto alla mostra degli Internati al liceo Guggenheim; una spaccata in un bar del centro di Mestre, in via Einaudi, dove i residenti si ribellano e chiedono più controlli; doppio raid dei ladri in locali del centro di Meolo. A Treviso un cliente deruba la titolare di un’osteria. A Vicenza i ladri prendono di mira lo stadio Miotto e il campo del Rozzampia, e prima la stessa fine l’aveva fatta quello di Caldogno; nel frattempo quella che oramai è denominata ‘la banda del flessibile’ faceva la festa a un distributore di Benzina a Grisignano. A Verona hanno preso il volo 30 mila euro di apparecchi dal negozio di un fotografo a Bassona. A Padova una moldava espulsa per 5 anni dal Prefetto di Torino ha cambiato Regione ed è venuta in Veneto a rubare e minacciare in un grande magazzino; la Banca Bcc di Mezzavia si è salvata solo perché i ladri hanno preso paura dell’allarme” .
“15 fattaci anche stavolta – conclude Zaia – mentre il Governo fa come le tre scimmiette: non vede, non sente, non parla ma, soprattutto, non fa assolutamente nulla”.