Il nuovo focolaio a Telve, si registra a Casa d’Anna, che accoglie suore a riposo: 62 le religiose che risultano contagiate. L’azienda sanitaria fa sapere che il caso è seguito con attenzione
Trento – Sono invece 37 i nuovi ricoveri (a fronte di 35 dimessi) che portano a 388 i pazienti ricoverati in ospedale. Aumenta il numero di persone in terapia intensiva, che arrivano a 35: 3 in più in una sola giornata. 50 i pazienti in alta intensità.
Sul fronte del contagio, quello registrato attraverso i tamponi molecolari, i nuovi casi sono stati 276, di cui 105 riguardano persone con età superiore ai 70 anni. Il tasso di positività, sui 1.624 tamponi analizzati, si colloca dunque al 17%.
Da Antonio Ferro, dirigente dell’Azienda sanitaria trentina, rinnovato l’appello a mantenere le distanze anche in famiglia, qualora ci siano nello stesso nucleo sia giovani che anziani, a mangiare in momenti separati e portare la mascherina anche in casa. “La situazione si è aggravata nell’ultima settimana soprattutto relativamente alle ospedalizzazioni – ha detto il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti – però il Trentino finora è in zona gialla. Quello che succederà domani non lo so”.
Dopo il Tesino, nuovo focolaio in Valsugana
Un focolaio di registra in queste ore a Telve Valsugana in una comunità religiosa composta per lo più da anziani in cui sono stati riscontrati 62 casi positivi, anche asintomatici. L’azienda sanitaria precisa: “Il caso è venuto alla luce tramite il contact tracing. Stiamo seguendo l’evoluzione della vicenda con la massima attenzione”.
“Il dato che ci preoccupa è quello delle ospedalizzazioni. Ci siamo organizzati ad arrivare a 600 posti più 90 per le terapie intensive, per le quali siamo a cavallo di quel 30% che è l’allerta che dà il Ministero su questi numeri. Mentre il dato delle ospedalizzazioni è più grave perché l’allerta è al 40%, la settimana scorsa eravamo al 59% e adesso siamo riusciti a creare più di 100 posti in una settimana, ma quel dato è sicuramente oltre l’allerta. Ma gli altri dati dei 21 parametri ministeriali hanno pesato di più di quello delle ospedalizzazioni”, ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.