Primo Piano Belluno

Covid-19, trentino positivo in azienda di Belluno. Isolata dipendente di Rsa del Trentino dopo contagio

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Da un’Azienda del territorio bellunese, nell’ambito di piano di monitoraggio dei dipendenti, è stata segnalata sabato mattina al Dipartimento di prevenzione una possibile positività a carico di due dipendenti

NordEst – L’Ulss procederà a ripetere gli esami presso il Laboratorio centrale del San Martino. In attesa dei referti di tali tamponi, per massima precauzione, d’intesa con l’Azienda segnalante, sono state attivate tutte le misure di sanità pubblica previste per la situazione (isolamento dei sospetti positivi, quarantena dei contatti). Il tracciamento dei contatti è in corso, con criterio di massima estensione.

Buone notizie giungono dal focolaio con 9 positività legato a un noto negozio del Feltrino: è uscito dall’isolamento per guarigione il primo soggetto riscontrato positivo al virus.

Nell’ultima settimana, per effetto della quarantena applicata a numerosi soggetti in arrivo dall’estero e ai contatti delle nuove positività, è progressivamente cresciuto il numero delle persone isolate a domicilio. Si tratta di un fenomeno registrato anche in altri contesti regionali e nazionali, attribuibile a questa fase di coda epidemica con evidenza di piccoli focolai, prevalentemente di importazione.

L’azienda sanitaria trentina ha accertato che non aveva avuto contatti al lavoro la donna residente nel Feltrino (Belluno) occupata in una casa di riposo trentina e risultata positiva a un test, nell’ambito del monitoraggio svolto dalle Rsa. 14 i contatti stretti già individuati dall’indagine epidemiologica e a loro volta messi in quarantena e sottoposti a tampone. La donna era al rientro da un periodo di assenza e non aveva ancora ripreso servizio alla Rsa. Ora resterà in isolamento domiciliare.

In breve

In Trentino fino a sabato 11 luglio, due nuovi contagi da coronavirus su 823 tamponi analizzati, secondo il rapporto quotidiano dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Salgono a due i ricoveri in ospedale, anche se nessuno deve ricorrere alle terapie intensive. Accanto ai test – sottolinea la Provincia – svolge una funzione importante anche la ricostruzione dei movimenti dei soggetti positivi, attività che, anche con riferimento agli ultimi casi, porta le autorità sanitarie a ritenere che i contatti significativi siano rimasti all’interno dell’ambito familiare, senza ripercussioni pertanto in quelli lavorativi. In Alto Adige, l’assessore alla salute della Provincia autonoma di Bolzano, Thomas Widmann, è risultato positivo al coronavirus, dopo il ritorno da una vacanza in famiglia.

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