Primo Piano NordEst Valsugana Tesino

Corteo Coldiretti in centro a Trento contro la guerra e i rincari: agricoltori e tanti sindaci in piazza

Share Button

Per il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige, Gianluca Barbacovi, è tempo di agire per non far chiudere le aziende agricole e gli allevamenti

Il corteo a Trento [©Coldirettitaa]

 

Trento – Centinaia di agricoltori provenienti anche dalle valli, hanno preso parte giovedì mattina al corteo in centro a Trento per esprimere il no alla guerra in Ucraìna, ma anche per protestare contro  le speculazioni e i rincari energetici che stanno mettendo in ginocchio le loro aziende.

#coldirettitrento a sostegno di Rasom Associazione culturale ucraini in Trentino

Per Coldiretti si tratta di rincari che portano i costi di produzione nelle campagne ben oltre il livello della sostenibilità economica mettendo a rischio le aziende agricole, il carrello della spesa delle famiglie e l’indipendenza alimentare del Paese.

L’agroalimentare – spiega la Coldiretti – è, fino ad ora, l’unico settore colpito direttamente dall’embargo che ha portato al completo azzeramento delle esportazioni in Russia dei prodotti Made in Italy presenti nella lista nera come salumi, formaggi e ortofrutta Made in Italy.

“Serve un deciso intervento a favore delle imprese per garantire continuità della produzione agricola ed alimentare, ma serve anche percorrere con decisione la strada degli accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle” ha spiegato il presidente di Coldiretti del Trentino Alto Adige, Gianluca Barbacovi.

Secondo Coldiretti, il settore alimentare è nel mirino delle ritorsioni di Putin, come già accaduto nel 2014 con l’embargo ad una ampia lista di prodotti in risposta alle sanzioni decise dall’Unione europea. In pericolo vi sono le vendite dei prodotti della dieta mediterranea, scampati all’embargo, per un valore complessivo di 670 milioni di euro, secondo le proiezioni Coldiretti su dati Istat del 2021. Tra i prodotti “Made in Italy” ci sono vino e spumanti (per circa 150 milioni di euro), caffè (80 milioni), l’olio di oliva (32 milioni) e la pasta (27 milioni di euro).

“Bisogna agire subito – ha concluso Barbacovi – facendo di tutto per non far chiudere le aziende agricole e gli allevamenti sopravvissuti con lo sblocco di 1,2 miliardi per i contratti di filiera già stanziati nel Pnrr, incentivando le operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole, riducendo le percentuali Iva per sostenere i consumi alimentari, prevedendo nuovi sostegni urgenti per filiere più in crisi a causa del conflitto e del caro energia e fermando le speculazioni sui prezzi pagati degli agricoltori con un efficace applicazione del decreto sulle pratiche sleali”.


In breve

NordEst, Cassa Centrale Banca: utile vola a 333 milioni nel 2021. Il conto economico consolidato 2021 registra una crescita dell’utile netto a 333 milioni di euro (+36%). Le commissioni nette si attestano a 717 milioni (+9%). Registra un incremento anche la raccolta complessiva (+9%) che si attesta a 99,8 miliardi di euro. La componente della raccolta diretta aumenta su base annua di 4,5 miliardi (+7%) e la raccolta indiretta cresce di quasi 4 miliardi (+13%) grazie al significativo contributo del risparmio gestito (+25%) e assicurativo (+15%). Fondamentale per questi risultati l’apporto delle due società del Gruppo, Neam per i fondi comuni di investimento e Assicura per la bancassicurazione. In aumento di 2,6 miliardi i crediti alla clientela che ammontano complessivamente a 48,7 miliardi (+5,6%).


Roma, il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, ha deliberato di impugnare la legge della Provincia autonoma di Bolzano numero 1 del 10 gennaio 2022, in tema di “Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale per l’anno 2022”. L’impugnazione – informa una nota – è stata decisa in quanto alcune disposizioni in materia di governo del territorio, in contrasto con la normativa statale, eccederebbero dalle competenze previste nello statuto speciale di autonomia, violando l’articolo 117, secondo e terzo comma della Costituzione.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *