“Un forte incoraggiamento. Vi siamo vicini”: lettera agli operatori del turismo e ai viaggiatori dello spirito dalle Chiese delle Regioni più colpite dal coronavirus
NordEst – “Condividere il momento difficile con tutti gli operatori del comparto turistico e rivolgere a loro e alle loro famiglie un pensiero grato ed un forte incoraggiamento”: è il primo pensiero espresso – in una lettera comune qui allegata – dagli incaricati regionali per il turismo delle Conferenze episcopali di Lombardia, Emilia-Romagna e Triveneto, le Regioni italiane sinora più colpite dall’emergenza coronavirus.
“Non è una categoria, bensì una filiera – continuano don Massimo Pavanello, don Tiziano Zoli e don Fabio Mattiuzzi – l‘impatto economico, di un flusso asciugato, mostra già i primi segni. Quanti sono impiegati in questo settore, poi, normalmente presidiano il front desk della generale accoglienza. Una posizione che li porta ad essere – insieme ad altri – soggetti a maggior rischio di contagio sanitario. Per tanti motivi, allora, siamo loro vicini”.
Un cenno particolare è riservato pure ai pellegrini: “La riduzione dei movimenti turistici non interpella solo l’economia. Comprime pure le esperienze dei «viaggi dello spirito». Sia quelli in entrata, nelle nostre regioni, sia quelli in uscita… Basti pensare, ad esempio, alle città d’arte (ovunque, per lo più, «arte sacra»), agli antichi cammini, agli isolati monasteri e a quei luoghi scelti per ritrovare spazi di comunione con la famiglia.
Tutte ricchezze dei nostri territori ora poco frequentati. Neppure i pellegrini verso le mete classiche del mondo godono riparo. Santuari e luoghi santi – con modulazioni diverse – sono difficilmente raggiungibili o accessibili. La nostra preghiera è soprattutto per i malati. I primi a risentire di questo stallo. La solidarietà, poi, va a quanti li assistono, sia quando intraprendono un viaggio sia quando restano a casa. La carità è un precetto che vige – anche e soprattutto – nei momenti difficili. A ciascuno, il «pellegrinaggio di desiderio» porti gli stessi frutti spirituali di quello reale”.
Lettera ad Operatori TurismoGli incaricati regionali per il turismo delle Chiese di Lombardia, Emilia-Romagna e Triveneto concludono così il loro messaggio: “Condividiamo volentieri – confermando la disponibilità alla collaborazione – la speranza, non ipotetica, che ogni quaresima (quarantena) termina con la Pasqua di Resurrezione”.
Nuove regole dalla Diocesi trentina
A seguito dei contatti odierni – martedì 3 marzo – con le Autorità sanitarie, l’Arcivescovo, confermando e integrando quanto già comunicato il 24 febbraio u.s. dispone che:
– i fedeli con febbre, tosse o altri sintomi riferibili all’influenza si astengano tassativamente dalla partecipazione alle celebrazioni liturgiche.
– i fedeli ricevano la S. Comunione esclusivamente sul palmo della mano e le mani stesse siano lavate accuratamente prima e dopo le celebrazioni liturgiche;
– si eviti lo scambio di pace;
– resti esposto all’esterno delle chiese il cartello con le suddette disposizioni;
– si esponga all’esterno delle chiese la stampa del poster con le disposizioni ministeriali (file allegato);
– i banchi delle chiese vengano puliti con prodotti igienizzanti il giorno precedente e quello successivo le celebrazioni festive;
– fino a nuova comunicazione siano sospese tutte le attività e le riunioni previste nelle sale delle canoniche e degli oratori, che abbiano un numero di partecipanti superiore a 15 persone;
– i parroci provvedano a sensibilizzare i parenti dei defunti affinché scoraggino la partecipazione al funerale di persone provenienti dalle Regioni in cui vi sono stati casi di contagio;
– I parroci invitino i partecipanti ai funerali ad astenersi dalla stretta di mano all’atto delle condoglianze.
Tra gli eventi diocesani di interesse pubblico in calendario nelle prossime settimane sono sospesi gli incontri della Cattedra del confronto di lunedì 9, lunedì 16 e lunedì 23 marzo a Trento (Sala Cooperazione) e la serata con il professor Gregorio Vivaldelli di martedì 31 marzo (Palarotari).