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Coronavirus, nelle province di Venezia, Padova e Treviso non si potrà entrare e uscire (VIDEO)

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NordEst (Adnkronos) – Ci sarà una zona con regole più rigorose che riguarderà l’intera Lombardia e poi le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.

Qui fino al 3 aprile – per fare solo due esempi – saranno limitati i movimenti, salva la possibilità di rientrare a casa propria, e i bar e i ristoranti dovranno chiudere alle 18 e per il resto della giornata garantire distanze di almeno un metro.

Sanzioni a chi trasgredisce. “Muoversi da casa solo se strettamente necessario”.

“Le disposizioni del presente decreto” si legge nell’articolo 3 del Dpcm “producono il loro effetto dalla data dell’8 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020”.

Nelle zone interessate dal nuovo Dpcm basterà ai cittadini qualche linea di febbre – sopra i 37 gradi – per restare nel proprio domicilio e limitare al massimo i contatti.

Chiusura per scuole e università. Saranno sospesi gli eventi e le competizioni sportive della Lombardia e di undici province, mentre c’è l’ok per eventi sportivi a porte chiuse sempre nella stessa area. Chiusi gli impianti turistici di Lombardia e province interessate. Stop a discoteche, bingo, pub, cinema e teatri, ma anche a cerimonie civili e religiose, oltre ai funerali. Chiusi musei e luoghi di cultura. Stop concorsi tranne quelli in via telematica e per il personale sanitario di Lombardia e 11 province.

Bar e ristoranti aperti, ma obbligo di mantenere un metro di distanza tra una persona e l’altra. Attività sospesa per il gestore che non rispetta il metro di distanza. Per visite a parenti in strutture per anziani decide la direzione sanitaria.

In festivi e prefestivi chiusi supermercati e negozi in centri commerciali. Riunioni in collegamento remoto in tutti i casi possibili. Il prefetto può ricorrere alle forze dell’ordine e alle forze armate.

Venerdì, nella parte conclusiva del consiglio dei ministri finito a tarda notte il premier Conte ha condiviso con i ministri presenti la necessità di una ulteriore stretta informandoli e condividendo con loro preoccupazioni per la nuova iniziativa in arrivo.

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