Primo Piano Trentino Alto Adige Valsugana Tesino Primiero Vanoi Dolomiti WebTv

Coronavirus, 5 decessi e 18 contagi in Trentino. Fugatti: “Avanti ma senza strappi”. Altri 3 decessi in Alto Adige

Share Button

La situazione aggiornata al primo maggio in Trentino Alto Adige

Trento/Bolzano – Il primo maggio, sono complessivamente 4.759 le persone che in Trentino hanno contratto il Coronavirus di cui 2.416 sono guarite e 1.294 sono casi complessivi nelle Rsa. Si registrano 5 decessi, di cui 2 riguardano persone ospiti delle Rsa. Lo comunica una nota dell’Azienda sanitaria di Trento. Le persone decedute dall’inizio dell’emergenza salgono a 423. I nuovi contagi sono 18, di cui 16 verificati con tampone; fra questi vi è un minorenne e 6 ospiti di Rsa.

Si registra un calo nei ricoveri- prosegue la nota – infatti i pazienti in terapia intensiva sono 19, a cui si aggiungono 146 persone in altri reparti e 1.096 in isolamento fiduciario a casa. Il numero complessivo di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore è pari a 1.203 (595 letti da Apss, 576 da Cibio e 32 da Fondazione Mach).

L’allarme dei medici trentini

“Molti morti si potevano evitare con una gestione più oculata dell’emergenza; dai primi giorni di marzo siamo a conoscenza della gravità della situazione per le chiamate disperate dei colleghi dalla Lombardia, purtroppo abbiamo commesso gli stessi errori”. Il presidente dell’Ordine dei medici del Trentino, Marco Ioppi, non usa mezzi termini per criticare le misure messe in campo contro il coronavirus dalla Giunta provinciale di Trento e dai vertici dell’Azienda per i servizi sanitari. Medico ospedaliero in pensione, specializzato in ostetricia e ginecologia, Ioppi chiede da tempo un cambio di passo a livello provinciale, abbandonando il modello attuale per adottare quello attuato con maggiore successo in Veneto.

“Il presidente dell’Ordine dei medici di Varese Roberto Stella, poi morto a causa del coronavirus, ci ha chiamato per dirci di evitare le tremende procedure adottate sul loro territorio, di servirci dei dieci giorni di tempo che ci separavano dall’inizio del contagio per studiare subito misure di contenimento basate sull’utilizzo dei tamponi”, dicendosi amareggiato i tanti appelli alla Giunta provinciale di Trento rimasti, a suo avviso, inascoltati.

Per ridurre al minimo i rischi di un nuovo aumento dei contagi, Ioppi propone di avviare una campagna di analisi a tappeto, mediante l’utilizzo dei tamponi sulle persone senza sintomi evidenti della malattia. “È assurdo pensare che facciamo i tamponi ai malati certi – dice lo specialista – e non li facciamo alle categorie più a rischio, ai famigliari e alle persone con cui i contagiati sono entrati in contatto. Il piano di emergenza provinciale va rivisto radicalmente, altrimenti rischiamo una fase due caratterizzata da nuovi focolai”. L’appello di Ioppi è condiviso anche Claudio Eccher, che ha chiesto analisi epidemiologiche anche sui soggetti sani, per cercare la presenza di anticorpi.

I sindacati in piazza

“In questo strano Primo Maggio, così diverso dal solito, abbiamo voluto simbolicamente portare il nostro ringraziamento ai lavoratori dell’ospedale Santa Chiara. Un gesto per dedicare la Festa di oggi a loro e a tutti quelli che in queste giornate drammatiche non si sono mai fermati”. Così la Cgil del Trentino, che sui suoi canali social ha diffuso una nota in occasione della Festa del lavoro, con i sindacati riuniti davanti all’ospedale del capoluogo. “Dentro gli ospedali, nelle case di riposo, nelle nostre case a fianco di disabili e anziani, sulle strade e nei supermercati, negli stabilimenti delle industrie alimentari e delle filiere essenziali, nelle farmacie e negli uffici postali e bancari”, scrive ancora il sindacato. “Senza il loro impegno il nostro Paese e il nostro Trentino ce l’avrebbero fatta. Il coronavirus ci dimostra in maniera estrema l’importanza del lavoro, di tutti i lavori anche quelli più umili e spesso considerati ingiustamente di serie B”, si legge.

La situazione in Alto Adige

Effettuati complessivamente 42.903 tamponi su 19.705 persone. Sono 3 le persone decedute per Covid 19 in Alto Adige nelle ultime 24 ore. Sono quindi complessivamente 278 le persone decedute in Alto Adige a causa del Covid-19. I laboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina hanno esaminato 1.606 tamponi, 10 dei quali sono risultati positivi al Covid-19.

Sulla base di questi dati, comunicati dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige in una nota, il numero delle persone positive al test del coronavirus si attesta a 2.528. A livello provinciale l’Azienda sanitaria ha effettuato finora complessivamente 42.903 tamponi su 19.705 persone.

Il numero dei decessi legati a Covid-19 negli ospedali è di 167 persone. Il numero dei decessi nelle case di riposo è di 111 persone. Negli ospedali dell’Azienda sanitaria, nelle cliniche private e nella base logistica dell’Esercitoappositamente attrezzata a Colle Isarco sono ricoverati complessivamente 152 pazienti affetti da Covid-19. Altre 41 persone assistite dall’Azienda sanitaria sono casi sospetti. Sono 7 le persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Attualmente vi sono 4 pazienti altoatesini ricoverati in reparti di terapia intensiva in cliniche in Austria.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *