Una vera e propria operazione coordinata della polizia italiana, con quella romena per fermare i ladri di mezzi pesanti, che avevano colpito a Trichiana, nel bellunese.
L'arresto è scattato giovedì mattina alla frontiera romena dove il bilico con i mezzi rubati, è stato intercettato dalla polizia, su segnalazione del Centro di cooperazione interforze di Thorl Maglern (Austria), precedentemente mobilitato dai carabinieri di Trichiana.
Le indagini delle forze dell'ordine
La targa del mezzo pesante ha permesso ai militari di risolvere il caso e di risalire agli autori del gesto.
Il camion, con targa romena, era preceduto da un'auto civetta, anche questa straniera. Il percorso seguito, per il rientro in patria sarebbe stato attraverso la frontiera austriaca e poi ungherese, evitando la Slovenia.
In meno di 48 ore il caso è stato risolto. Lo stesso era avvenuto pochi giorni fa per il furto di un Caterpillar a Provagna di Longarone. Ma tra questi due episodi, secondo i carabinieri, non vi sarebbe alcun nesso. Si tratta ormai di una lunga serie di furti messi a segno, probabilmente su commissione, fra Veneto e Trentino Alto Adige. Solo in pochi casi però, si riescono a fermare i responsabili.
I responsabili del furto
Sono in stato di fermo in Romania, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della Procura di Belluno, gli autori del gesto. Sono accusati di furto aggravato per le quattro macchine operatrici asportate dalla Dolomiti Mac di Cavassico Inferiore.
A Bolzano fermata una cinese
La Polizia di Bolzano ha fermato invece una donna, Janz Wei, cinese di 44 anni, in possesso di una pistola P1, ultima versione della P38, con relative munizioni. La donna, residente a Prato in Toscana, avrebbe avuto il compito di recapitare l'arma, che aveva la matricola cancellata, a dei connazionali.
Secondo gli uomini della mobile, la donna orientale avrebbe consegnato l'arma a dei connazionali residenti forse all'estero. Senza documenti, è stata arrestata mentre saliva su un autobus.
