NordEst

Belluno, La Polizia postale entra in classe

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La polizia in classe – Nel mese di ottobre a Belluno i poliziotti sono entrati nelle scuole. Perchè prevenire è meglio che richiamare o sanzionare successivamente, gli stessi giovani che oggi sono sempre più bombardati dalle nuove tecnologie. Ma anche sempre più a rischio.

Proprio per questo, gli Operatori della Polizia hanno incontrato gli alunni delle scuole medie Ricci di Belluno e gli studenti dell’Istituto Professionale di Sedico con i lori genitori. Altre lezioni anche all’Istituto delle Canossiane di Feltre e alle scuole medie di Sedico, ma le iniziative proseguono nelle prossime settimane.

La Polizia Postale è la prima Forza di Polizia deputata al contrasto della pedo-pornografia on-line, alla prevenzione e repressione dei reati informatici, alla clonazione delle carte di credito, alla tutela del corretto svolgimento dei servizi postali, con attenzione alle truffe commesse negli uffici postali.

Le conferenze, accolte con interesse da un pubblico numeroso, vengono generalmente aperte con una premessa sulla storia della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, ed sui rapporti di collaborazione con una delle maggiori organizzazioni per la tutela e la promozione dei diritti dei minori: “Save The Cildren Italia". Con la stessa il Ministero dell’Interno è stato sottoscritto un importante accordo per l’attuazione di sistemi avanzanti di contrasto alla pedo-pornografia on-line, con specifico riguardo all’identificazione delle vittime.

Cuore dell’incontro è comunque l’utilizzo improprio che i giovani fanno dei cellulari e i pericoli derivanti da internet; vengono poi proposti consigli pratici per non farsi raggirare dalla ricezione di SMS o MMS proponitivi di amicizie o all’adescamento da parte di pedofili che spesso utilizzano questo canale.

I filtri per i giovani –
La Polizia Postale spiega ai presenti che il miglior filtro è sempre la costante presenza dei genitori che devono anche insegnare ai propri figli, oltre che a non aprire da internet links che offrano ricariche vantaggiose, anche a non richiamare al telefonino numeri sconosciuti da cui sia provenuti squilli o chiamate mute. Esorta, inoltre, a scoraggiare i propri figli dal diffondere foto o filmati con il telefonino in community o chat telefoniche, perché una volta immesse nella rete possono continuare ad essere diffuse per lungo tempo senza controllo.

La pedopornografia –
Relativamente alla pedo-pornografia on-line viene presentata la nuova campagna sociale per la prevenzione a tali fenomeni realizzata da “Moige” (Movimento Italiano Genitori). La campagna nasce dall’esigenza di sensibilizzare genitori e ragazzi sui nuovi mezzi utilizzati dai pedofili per l’adescamento.

I social network –
Vengono, inoltre, illustrate le varie problematiche legate ai “social network”, e dai reati in cui si può incorrere usando, in maniera scorretta, questi mezzi di comunicazione, ribadendo con fermezza la necessità della consapevolezza che i dati personali o riservati immessi in questi sistemi possono essere visti anche da sconosciuti. Bisogna mantenere un comportamento “educato” anche nel virtuale, leggere attentamente il regolamento del sito, con l’attenzione di evitare commenti, specie se negativi, su altre persone, e con l’avvertenza a non pubblicare messaggi privati di altre persone.

Attenzione al diritto d’autore –
L’ultimo argomento trattato riguarda la protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio, nonché sui rischi in cui si incorre scaricando e condividendo files di musica, films, programmi, materiale pornografico attraverso i più utilizzati files sharing.

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