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Concessioni idroelettriche: la competenza alle Province autonome di Trento e Bolzano

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“Si tratta di un risultato storico per la nostra Autonomia, un ulteriore passo avanti in termini di sviluppo e crescita del nostro sistema che ci permetterà di proporre politiche innovative in un ambito molto significativo per quanto riguarda lo sviluppo del sistema economico e il rispetto dell’ambiente” con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi commenta l’intesa tra le Province di Trento e Bolzano e il Governo sulla modifica dell’articolo 13 dello Statuto di Autonomia, la norma che disciplina le concessioni per grandi derivazioni a scopo idroelettrico”

Trento – L’Intesa, approvata dalla Giunta provinciale come previsto dall’art. 104 dello Statuto, consentirà l’inserimento nella legge di Bilancio statale della nuova disciplina che prevede e potenzia la competenza delle Province a legiferare, nel quadro dell’ordinamento dell’Unione europea e dei principi della legislazione nazionale, su modalità, procedure e criteri per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche. In base alla nuova norma statutaria viene rafforzato il ruolo delle province e dei comuni anche in termini di ricaduta delle risorse finanziarie derivanti dalle concessioni idroelettriche.

L’accordo ribadisce inoltre per i concessionari l’obbligo di cessione alle due Province di una parte di energia che potrà essere destinata a categorie di utenti o per misure di compensazione ambientale. E’ stato inoltre stabilito che le concessioni in scadenza prima del 2022 saranno prorogate fino a tale data per consentire la preparazione dei bandi di gara in base alla disciplina provinciale. Infine è stato fissato anche il principio secondo il quale l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico dovrà previamente consultare le due Province sugli atti concernenti il servizio idrico, al fine di tutelare le competenze provinciali in questa materia.

Allegati/Articolato

  • In breve

Doppio passaporto, Durnwalder ottimista – L’ex governatore altoatesino Luis Durnwalder si dice ottimista per quanto riguarda la richiesta, che porta anche la sua firma, della doppia cittadinanza italo-austriaca per i sudtirolesi. Con il futuro governo austriaco di Oevp ed Fpoe – dice all’agenzia Apa – i “presupposti sono ottimali”. Il doppio passaporto – prosegue – sarebbe “un bel gesto” e rinforzerebbe “il legame con l’Austria come patria storica”. Secondo Durnwalder, è importante ribadire la richiesta “per non dare l’impressione di carente interesse dei sudtirolesi per la doppia cittadinanza”. L’ex presidente della Provincia autonoma riconosce comunque che questo potrà essere realizzato solo “passo dopo passo”. Per Durnwalder Roma non potrà opporsi all’iniziativa, “visto che concede la cittadinanza italiana agli sloveni e croati in Istria”.

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