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‘Chiodo d’Oro’ Sosat 2021 a Gianpaolo Depaoli e Filippo Crespi

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Prestigioso riconoscimento per Depaoli e Crespi

Gianpaolo Depaoli, volto noto delle Aquile di San Martino
Trento – La Sosat ha assegnato il ‘Chiodo d’oro’ che sarà consegnato, nel corso di «Cordate nel futuro» giovedì 6 maggio alle 17.45 nella sede dell’Associazione a Trento a: Gianpaolo Depaoli e al giovane Filippo Crespi.
Purtroppo, vista la pandemia anche quest’anno l’assegnazione del Chiodo d’Oro sarà in presenza per i soli premiati e trasmessa sui canali di comunicazione del Festival. Il Chiodo d’oro è assegnato da una giuria che conferisce a una coppia di alpinisti della regione, veterano e giovane, che si sono distinti per aver svolto, con semplicità e rispetto dei valori umani e ambientali una significativa attività alpinistica.
La Sosat ha deciso anche di assegnare un riconoscimento alla cooperativa la Rete perché «Determinazione, tenacia, passione, continuità e inclusione, sono il merito che ai ragazzi cooperativa La Rete viene riconosciuto dalla Sosat, per i loro 30 anni di frequentazione delle Terre Alte».
Invece per Gianpaolo Depaoli, Chiodo d’Oro come alpinista veterano la Sosat sostiene che «la cifra del suo alpinismo è strettamente legata alla sua terra, il Primiero, con l’ombra delle Pale di San Martino a dare l’impronta ad un alpinismo, che è ragione di vita. Gianpaolo, cresciuto tra le amate crode è un riferimento per le future generazioni di alpinisti oltre che per la sua bravura, per la sua umanità».
Depaoli, 81 anni, ha dedicato all’alpinismo gli anni della giovinezza, Guida alpina dal 1967 professione della quale è stato istruttore e membro del soccorso alpino è pure maestro di sci. Ha gestito il rifugio Galassi ai piedi dell’Antelao oggi La Ritonda in Val Canali con la famiglia, anche il figlio Davide è guida alpina ed esperto soccorritore.
Nel 1976 Gianpaolo ha partecipato alla spedizione al Dhaulagiri delle Aquile di San Martino e Primiero dove è giunto a 7550 metri. Ha effettuato spedizioni in Himalaya, sulle Ande in Patagonia e in Kenia. Innumerevoli le nuove vie aperte sulle Pale di San Martino. Ha festeggiato il 79° compleanno ripetendo lo Spigolo Del Vecchio al Campanile e l’80° compleanno salendo la via normale al Sass Maor, con il figlio Davide e la nipotina Christine.
Il giovane Filippo Crespi, Chiodo d’Oro Sosat, come alpinista giovane, il riconoscimento va perché «la passione per la montagna lo ha portato a vivere vicino alle vette, per realizzare un sogno, quello di salirle, con umiltà e semplicità diventando una delle promesse dell’alpinismo della sua terra d’adozione, il Trentino». Filippo Crespi infatti è nato a Carpi nel 1993, ed ha lasciato la pianura a 19 anni, affascinato dalla vita tra i monti andando a vivere a Breguzzo, in valle del Chiese. Maestro di sci ha intrapreso l’iter per diventare guida alpina. Non manca l’attività nel Soccorso alpino, in valle del Chiese dov’è vice capostazione. Vanta un curriculum di oltre 300 vie scalate.
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