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Carnevale di Venezia, rivive il ‘700 nella bottega dei maestri calzaturieri

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Nel padiglione dei ‘Caleghèri’ opera il maestro Ettore Crosato con le sue creazioni fatte a mano

carnevale venezia

Venezia – L’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro del Veneto, Elena Donazzan, ha visitato oggi la bottega artigiana del politecnico Calzaturiero in piazza San Marco, ricostruzione degli antichi laboratori che hanno fatto rivivere, nella giornata del Carnevale, mestieri e splendori della Venezia del Settecento.

“Una pregevolissima iniziativa -ha affermato Elena Donazzan- che nella festa del Carnevale ha permesso di mettere in luce il nostro made in Italy, nel cui ambito, alla prima voce dell’export, presenta proprio la calzatura. Noi siamo leader nella lavorazione della pelletteria in generale la quale, oltre che nella calzatura, si distingue nella produzione di borse, accessori e arredo. Questo è il made in Italy che vale nel mondo e che noi come Regione del Veneto cerchiamo di valorizzare e difendere”.

Nel padiglione dei ‘Caleghèri’ l’assessore regionale ha incontrato Stefano Miotto, amministratore delegato del politecnico Calzaturiero e direttore di Confindustria Veneto per l’area sviluppo industriale e formazione, e ha avuto l’occasione di vedere all’opera il maestro Ettore Crosato che con le sue creazioni fatte a mano ha animato la festa del Carnevale mostrando come nascono antiche e moderne scarpe del lusso.

“E’ stata -ha aggiunto Elena Donazzan- una splendida vetrina della storia e della professionalità del politecnico Calzaturiero, moderno erede dell’antica confraternita veneziana dei Calegheri”.

“Il politecnico della Riviera del Brenta, attivo dal 2001, è il punto di forza del distretto calzaturiero, centro di formazione avanzata e di sviluppo industriale per oltre 500 aziende, dove operano oltre 10 mila professionisti. Qui vengono prodotte le scarpe di alta gamma e le creazioni artigianali del vero lusso, che portano il nome di Venezia in tutto il mondo”, ha sottolineato.

“Ringrazio anche gli organizzatori dell’edizione 2016 del Carnevale veneziano -ha affermato- perché l’intuizione di far rivivere gli antichi mestieri della tradizione veneziana nel cuore della festa, a piazza San Marco, ha dato visibilità e prestigio alla maestria dei nostri artigiani e alla loro sapiente manualità e alla capacità di continuare a proporre il brand Venezia nell’era della globalizzazione”.

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